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    Gentile: Dobbiamo esser pronti per autunno

     

     

    Gentile: Dobbiamo esser pronti per autunno

    11 mag 14 "Le elezioni europee ci vedono in prima linea, abbiamo Scopelliti in lista e siamo concentrati per farlo eleggere. Bisogna ricordarsi però che ogni competizione ha una storia a se e che questa tornata si gioca molto sui simboli con un forte astensionismo possibile. Alle amministrative sarà tutta un'altra storia". Lo afferma, in una nota, il sen. Antonio Gentile, coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra. "Non so quello che sta succedendo al Consiglio regionale - prosegue -. Penso che facciano bene a chiedere un parere risolutivo a Palazzo Chigi. In ogni caso noi dobbiamo essere pronti per l'autunno. Mi pare di poter dire che la scelta di Scopelliti abbia provocato una sorta di sorpresa nei consiglieri regionali. Il Pd? Quando Magorno ha chiesto ai consiglieri di dimettersi non gli hanno nemmeno risposto e far finta di essere agguerriti dopo non avere nemmeno preso la parola al primo Consiglio successivo alle dimissioni del Presidente è solo propaganda. Penso che le primarie sarebbero uno strumento molto serio anche per il centrodestra. Senza farle a spese della collettività e chiedendo a chi voglia candidarsi di raccogliere un numero minimo di firme. Non sono un totem per noi, al punto che abbiamo detto che se gli alleati, da Fi all'Udc o a Fratelli d'Italia, ci proponessero un nome di prestigio potremmo accettarlo. La gran parte della coalizione ha capito questo messaggio, qualcun altro forse non lo ha gradito perché abbiamo escluso a priori i candidati di plastica, quelli che sono figli del Porcellum. Lo ribadiamo senza timidezza. Una donna candidato? Perché no, purché abbia esperienza amministrativa e si sia guadagnati i suoi galloni sul campo e non nelle 'segrete' del potere romano. Alla Regione possiamo ancora vincere". "Sullo sblocco del turnover - afferma Gentile parlando di sanità - sto chiedendo da mesi azioni concrete. Non possiamo più destinare il nostro futuro a burocrati che si ergono anche a politici. A giorni farò le riflessioni sulle decisioni concordate con il tavolo Massicci. Io non sono un campanilista, ma non accetterò mai che Cosenza e la sua provincia possano essere penalizzate. A Talarico ricordo che va modificata la legge 29 del 2013 dopo la sentenza della Consulta. Una sentenza che non ha toccato i principi giuridici della legge ma ha solo detto che in Calabria non può essere applicata la legge 296. Un'assurdità e su questo devo dare ragione a Loiero. Senza modifiche rischiamo di avere tanti precari della sanità sulla strada e questo non può essere accettato. Non ci possono essere figli e figliastri tra gli stabilizzati e dobbiamo correggere la legge dicendo che chi è assunto a tempo determinato continua e chi è stato riconosciuto subordinato dal giudice va a fare le selezioni sempre per il tempo determinato". "A Rende e Montalto - afferma poi parlando di comunali - puntiamo a essere il primo partito. Abbiamo liste forti. Manna e Caracciolo sono due ottimi candidati sindaco. I toni della campagna elettorale mi sembrano propositivi. Il tema è quello di legare fortemente l'area urbana al capoluogo". Gentile rivela poi che "con Giacomo Mancini, purtroppo negli ultimi mesi della sua vita, demmo inizio a un progetto che il compianto rettore di Catanzaro Salvatore Venuta aveva appoggiato: l'istituzione della facoltà di legge a Cosenza. La Moratti mi aveva garantito all'epoca il finanziamento per l'acquisto del palazzo delle poste a Piazza Crispi. Cosenza avrebbe avuto tremila studenti di altre città residenti. Il commercio e l'edilizia sarebbero state beneficate. Mancini l'avrebbe portata avanti. Con la sua morte tutto si dissolse. Di questa cosa non ne parla più nessuno. Senza progetti di questa portata e di questa visione, fattibili, l'area urbana sarà sempre squilibrata". Per Gentile "l'esperienza di questi quattro anni alla Regione ha dato tante cose positive. E' stato azzerato il deficit della sanità, sui fondi comunitari l'assessore al ramo ha fatto un ottimo lavoro, ma se andiamo a vedere cosa è accaduto in agricoltura, nel settore dei trasporti (dove è stato scongiurato il fallimento di Ferrovie) nei lavori pubblici, dove dobbiamo assolutamente cantierare due miliardi di euro, ci accorgiamo che i 4 anni sono stati positivi. La Regione va riformata nei regolamenti e nelle funzioni, altrimenti inghiottirà chiunque".

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