Morrone: Regione rimoduli ordinanza su emergenza rifiuti - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Morrone: Regione rimoduli ordinanza su emergenza rifiuti

10 mag 14 "Vi invito caldamente a porre in essere tutto quanto è nelle vostre facoltà per rimodulare al più presto l'ordinanza relativa all'emergenza rifiuti, perchè, così com'è strutturata, può danneggiare la Calabria e i calabresi". E' quanto scrive il capogruppo dei consiglieri regionali di Forza Italia, Ennio Morrone, in una lettera aperta al vicepresidente della Regione Antonella Stasi e all'assessore all'Ambiente Franco Pugliano. "Se da un lato - aggiunge - è apprezzabile il risparmio previsto per i comuni virtuosi nella raccolta differenziata, e dunque il risparmio per i cittadini, dall'altro, non è possibile condividere un piano che prevede 500 tonnellate al giorno indirizzate in Campania al costo medio di 210 euro a tonnellata (156 euro, più trasporto ed ecotasse). Tale soluzione, infatti comporterà indubbiamente un impoverimento per la Regione Calabria. D'altronde va anche contro le linee programmatiche emerse in un incontro tenutosi dal Prefetto di Cosenza alla presenza del sottoscritto, di Diego Tommasi, dell'assessore all'Ambiente Pugliano e di Confindustria, che prevedevano un potenziamento degli impianti esistenti, una maggiore sinergia fra pubblico e privato, l'apertura del sito di Scala Coeli, con conseguente notevole risparmio su ogni tonnellata di rifiuti che sarebbe venuta a costare fra i 120 e i 130 euro. Senza tralasciare la creazione di numerosi nuovi posti di lavoro". "Per di più - prosegue Morrone - mi preme evidenziare che non è stata felice neppure la scelta di individuare il sito di Lamezia per lo stoccaggio delle eco-balle. Una spesa inutile, in una 'zona morta', priva di impianti adeguati: ricorda il medesimo errore commesso a Napoli quando la città venne sommersa proprio dalla cosiddette eco-balle. Invito inoltre sia la vicepresidente che l'assessore ad accompagnarmi presso l'impianto di Gioia Tauro per verificarne l'effettiva efficienza, in modo da sfruttarne a pieno le potenzialità e consentire che possa lavorare a pieno regime. Cosa che al momento non avviene per problemi di manutenzione".