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    Talarico: Anche con dimissioni voto a novembre

     

     

    Talarico: Anche con dimissioni voto a novembre

    08 lug 14 "Con le dimissioni dei consiglieri la questione non cambia, perché si voterebbe comunque a novembre". E' quanto, tra l'altro, ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico intervistato da Alessandro Milan nel corso della trasmissione "Mattino 24" (Radio24). "Noi - ha aggiunto - abbiamo uno Statuto regionale, al pari delle altre Regioni, secondo il quale il Consiglio regionale rimane in carica fino alla proclamazione dei nuovi eletti. Non è come nel caso di un sindaco che, nel momento in cui rassegna le dimissioni, viene sostituito da un commissario facendo decadere giunta e consiglio comunali. Qui non c'è alcuna manovra dilatoria. Noi stiamo continuando a portare a termine una serie di cose importanti. Ad esempio, la scorsa settimana abbiamo approvato un assestamento di bilancio di 130 milioni di euro da destinare alle famiglie, ai disoccupati ed alle imprese calabresi. Entro il 22 luglio dovremo approvare i fondi comunitari che poi devono essere trasmessi alla commissione europea. Fatti che interessano le famiglie calabresi e il territorio. Eppure, subiamo un'aggressione mediatica quotidiana su questi argomenti. Siamo pronti a votare a novembre. Dopo le dimissioni, trattandosi di una elezione diretta del Presidente della Regione, non c'è alcun dubbio che sia necessario tornare alle urne, in modo tale che i calabresi possano esprimersi su un nuovo governo". A proposito della Relazione del Mef, il presidente Talarico ha sostenuto che "la Ragioneria dello Stato è stata diversi mesi sia in Giunta che in Consiglio, la relazione ha evidenziato delle anomalie. Adesso abbiamo sei mesi di tempo per controdedurre, ci sono cose che riteniamo corrette altre che riteniamo non corrette". Sulla richiesta di dimissioni dei consiglieri regionali da parte del ministro Lanzetta, Talarico ha chiarito: "Io sostengo semplicemente che il ministro Lanzetta sia poco informato sulle normative, forse pensa che con le dimissioni dei consiglieri il Consiglio si sciolga e si ritorni al voto. In realtà, lo scioglimento c'è già stato, dopo le dimissioni del Presidente della Giunta, comunicate in Consiglio, stiamo continuando in 'prorogatio'. In Aula approveremo in questo periodo solo norme fondamentali che rispondano ai criteri di indifferibilità ed urgenza. Io credo, invece, che l'invito del ministro Lanzetta sia rivolto al suo partito, che è un partito importante nel quadro politico generale. Ribadisco che si voterà a novembre, così come previsto dalla legge regionale che impone al Presidente facente funzioni di indire nuove elezioni entro tre mesi dalla data di comunicazione al Consiglio delle dimissioni del Presidente della Regione. Pertanto non ci possono essere dubbi di interpretazione, né stiamo facendo melina né trame di Palazzo, ma stiamo continuando a lavorare fino all'ultimo giorno di questa legislatura nell'interesse dei calabresi".

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