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    Arsac replica a Guccione: nessuna gara per bar Camigliatello

     

     

    Arsac replica a Guccione: nessuna gara per bar Camigliatello

    17 giu 14 L'Arsac, in un comunicato, rende noto di "non ha bandito alcuna gara ad evidenza pubblica" per quanto riguarda l'utilizzo del bar a Camigliatello. La nota diffusa dall'Arsac arriva dopo una nota del consigliere regionale Carlo Guccione. "Il soggetto privato - è scritto nel comunicato - non ha avuto alcun incarico dall'Arsac ma ha avanzato, in data 7 febbraio 2014, una formale richiesta (l'unica pervenuta alla nostra azienda) nella quale esprimeva la volontà di organizzare un evento per la promozione del turismo montano giovanile e richiedeva, a questo fine, di poter utilizzare la Sala Bar Tasso per i giorni 20 e 21 aprile 2014. L'Arsac ha comunicato al richiedente la sua disponibilità e a seguito di conferma da parte di quest'ultimo, pervenuta all'amministrazione in data 24 marzo 2014, si sottoscriveva, in data 7 aprile 2014, nella sede centrale dell'Arsac di Cosenza, la convenzione (prot.llo n. 1898 del 7.4.2014) con la quale si concedeva a titolo oneroso al richiedente, per i giorni 20 e 21 aprile 2014, l'utilizzo dei locali al solo ed esclusivo fine di organizzare negli stessi la manifestazione denominata "Sila dance happening" con divieto assoluto di destinare i locali ad usi diversi". "In merito all'affermazione - prosegue la nota - riportata nel comunicato dell'Ufficio Stampa dell'On.le Guccione: "…il soggetto privato ha avuto l'opportunità di organizzare, in perfetta -libertà e in mancanza di controllo pubblico, un'attività economica…", è il caso di sottolineare che tale certezza non solo non corrisponde a verità ma sarebbe bastato leggere la convenzione stipulata, che consta di ben 13 punti, per rendersi conto del contenuto delle clausole poste in essere dall'Arsac a tutela del proprio patrimonio e per la buona riuscita dell'evento. Nella convenzione si stabilisce che i locali rimangono nella piena e completa disponibilità dell'Arsac che continuerà a fornire il servizio di ristorazione durante tutto il periodo di svolgimento della manifestazione; che l'Arsac manterrà peraltro anche le chiavi delle porte d'ingresso il cui accesso nei locali sarà consentito per il tramite di un proprio incaricato; che l'Arsac potrà vigilare attraverso propri incaricati, qualora lo ritenesse opportuno, durante la preparazione della sala, nonché durante lo svolgimento della manifestazione". "A tutte queste clausole - è evidenziato - bisogna aggiungere che il richiedente si è impegnato a gestire i locali con diligenza del buon padre di famiglia, a pulire i locali a proprie spese, ad accollarsi ogni onere per l'organizzazione della manifestazione, ad assolvere a tutti gli adempimenti di legge, compresi il rispetto delle norme di sicurezza e della gestione del personale. Inoltre ha costituito parte integrante della convenzione una polizza assicurativa stipulata, a spese del richiedente, in favore dell'Arsac, con la Compagnia Unipol Sai per i rischi dovuti ad incendi e danni alle strutture. Per la concessione dei locali il richiedente ha corrisposto all'Arsac la somma di 500 euro oltre Iva. Grazie alla concessione dei locali del bar Tasso, i quali in quei due giorni alle ore 17.30 sarebbero stati chiusi per limite dell'orario osservato dai nostri dipendenti, l'Arsac ha incassato, oltre alla somma di 500 euro più iva, le seguenti somme: nella giornata del 20 aprile 2014, grazie all'evento promosso, l'Arsac ha incassato 810 euro per l'utilizzo delle cabinovie ed euro 108,20 per il bar, mentre per giorno 21 aprile 2014 l'incasso per le cabinovie è stato di 4.898.00 euro e di 922,70 per il bar. Se si opera un raffronto tra questi dati economici e quelli della festività del 31 aprile 2013, nella quale gli incassi per cabinovie e bar sono stati di zero euro, e quelle del 1 maggio 2013, quando gli incassi per le cabinovie sono stati di 914 euro, e quelli del bar di 250,10 euro, ci si rende conto che la condivisione dell'iniziativa culturale da parte dell'Arsac e la concessione delle sale bar, nel corso di un evento che ha richiamato migliaia di turisti, ad un privato richiedente (Presidente di un'associazione culturale), è stata vantaggiosa per l'azienda che ha tutelato, com'è giusto che sia, il proprio patrimonio immobiliare contribuendo allo stesso tempo al rilancio dell'immagine dell'azienda ed alla crescita culturale del comprensorio".

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