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    Armi chimiche, smatimento rifuti e l'omicidio di Cocò in Consiglio regionale

     

     

    Armi chimiche, smatimento rifuti e l'omicidio di Cocò in Consiglio regionale

    31 gen 14 E' iniziata veso le 14:30 la seduta del Consiglio regionale. All'ordine del giorno della riunione, il question time e la discussione sulla decisione del governo di fare effettuare nel porto di Gioia Tauro il trasbordo delle armi chimiche siriane che sarà preceduto da una informativa sull'argomento del presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti.

    Consiglio regionale ricorda Cocò. Il consiglio regionale della Calabria, in apertura dei lavori di oggi, ha osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il piccolo Cocò Campolongo, il bambino di tre anni ucciso e bruciato a Cassano allo Jonio insieme al nonno ed alla compagna di quest'ultimo. "Nel ricordo di Cocò Campolongo, il bambino - ha detto il presidente del consiglio regionale, Francesco Talarico - di soli tre anni ucciso e bruciato vivo nell'auto, abbiamo voluto aprire la seduta odierna di Consiglio regionale per condividere con la comunità calabrese un momento di raccoglimento e di riflessione su una tragica fine che inquieta ed interroga le nostre coscienze e che non può non trovare risposte di giustizia". "Porteremo sempre nel cuore - ha aggiunto - gli occhi vispi di Cocò e l'immagine della sua innocenza. Da cittadini di questa terra e da uomini delle Istituzioni sentiamo tutto il peso di una situazione di particolare disagio economico e sociale che copre l'economia delle famiglie calabresi ed intacca pericolosamente il sistema dei valori, creando le condizioni per gesti di disperazione o di violenza. A noi resta il dovere di onorarne la memoria con gli strumenti che lo Stato mette a disposizione e con l'impegno delle nostre coscienze per contribuire a che simili atti, al di là dell'umano immaginabile, non si ripetano più".

    Chiesta modifica bando smaltimento rifiuti. Con una variazione dell'ordine dei lavori, invece del question time, l'Assemblea di palazzo Campanella ha approvato l'immediata discussione di un ordine del giorno presentato dal consigliere Giuseppe Caputo (Fi) relativo al bando sullo smaltimento dei rifiuti da effettuarsi in Olanda, via mare. Nello specifico, si chiede, una modifica del bando nella parte che prevede la possibile utilizzazione dell'impianto tecnologico di Rossano. Il Consiglio è stato sospeso proprio per una valutazione ristretta sull'argomento, dopo i numerosi interventi registrati in Aula. Sul punto è immediatamente intervenuto l'assessore regionale all'ambiente Francesco Pugliano che ha lanciato l'allarme sul "rischio impellente che la Calabria sia presto nuovamente preda dei rifiuti". Lamentando l'assenza di una dibattito in aula, dopo quello dello scorso anno, Pugliano ha avvisato che "la Calabria potrebbe fermarsi da qui a poco, con una invasione di rifiuti senza soluzione alcuna. L'unica strada percorribile è quella di questa bando in scadenza il prossimo 12 febbraio. Contiamo di completare l'iter entro il mese di maggio. Oggi - ha proseguito Pugliano - siamo aiutati da una ordinanza contingente ed urgente del Commissario Scopelliti. Ma da maggio c'è il rischio che oltre 1.200 tonnellate di rifiuti restino sulle strade della Calabria". Pugliano ha ricordato che anche la discarica di Pianopoli sarà presto in esaurimento "e da quel momento - ha aggiunto - non avremo altri luoghi dove smaltire i nostri rifiuti. Abbiamo la responsabilità, dunque, di conoscere i rischi ai quali va incontro la Calabria. Togliere quel riferimento all'unico impianto pubblico che c'è nell'area cosentina rappresenta un ostacolo alla possibilità di regolamentare la situazione per non abbandonarla ai soliti noti". Sul tema è intervenuto Carlo Guccione (Pd) che, annunciando voto favorevole all'ordine del giorno Caputo e richiamandosi ai suoi contenuti, ha parlato di "ulteriore mortificazione del territorio rossanese, già penalizzato dalla chiusura dell'ospedale e dalla cancellazione del Tribunale". Damiano Guagliardi, per la Federazione della Sinistra, si è detto stupito dalla relazione di Pugliano, mentre Alfonso Dattolo, dell'Udc, ha evidenziato "al di là della discussione, una questione di natura politica" ed ha riconosciuto "il lavoro di programmazione e di azione dinamica portata avanti dall'assessorato in questi mesi. Si è lavorato - ha detto ancora - per arrivare a dei risultati anche importanti". Dattolo, sulla mozione Caputo, ha riconosciuto che il territorio di Rossano potrebbe non reggere il peso potenziale del passaggio di 750 tonnellate di rifiuti al giorno, dicendosi d'accordo con la eventuale modifica del bando fin dove possibile. Emilio De Masi di Idv, si è definito "da consigliere, mortificato della 'solitudine' lamentata dall'assessore Pugliano nel suo intervento, in assenza di una discussione vera su quella che si annuncia come una vera e propria emergenza. Fausto Orsomarso ha evidenziato la 'natura politica' della discussione e ha invitato il collega Caputo a ritirare l'ordine del giorno per avviare una discussione "dove valutare e approfondire gli strumenti tecnici da mettere in campo per portare a soluzione i problemi che abbiamo sul tavolo". Infine, il capogruppo di Forza Italia Ennio Morrone, affermando che l'ordine del giorno di Caputo "ha come scopo di risolvere i problemi e non complicarli", ha proposto all'Aula una sospensione di 10 minuti che è stata posta ai voti ed accolta.

    Consiglio approva raccomndazione rifiuti: Il Consiglio regionale, dopo la sospensione dei lavori, ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno modificato nella parte dispositiva del consigliere Giuseppe Caputo. Recepita come "raccomandazione" per il Governo regionale, l'iniziativa di Caputo chiede che venga richiesto al dirigente delle Politiche ambientali l'insediamento di uno specifico tavolo tecnico al fine di valutare tutte le soluzioni possibili volte ad eliminare l'utilizzo dell'impianto di Bucita. "Capisco gli sforzi che sta facendo l'assessore Francesco Pugliano - ha affermato Caputo nella sua replica - ma se rimane tutto com'è, c'è la seria possibilità che il sindaco di Rossano emetta una ordinanza di sospensiva che bloccherà tutto. Allora sì che ci ritroveremmo, dopo giugno, la Calabria invasa dai rifiuti. Ecco la necessità di una conferenza dei servizi che coinvolga i sindaci di quel territorio che non potrebbero mai accettare che tonnellate e tonnellate di rifiuti transitino giornalmente in percorsi dove si trovano insediamenti agricoli e turistici". "Nessuno è abilitato a fare orecchie da mercante" ha detto ancora Caputo che, rivolgendosi al Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha affermato che il territorio di Rossano "non può essere ulteriormente mortificato. Anche lì abbiamo costruito, seppure in una piccola città di appena 40 mila abitanti, un modello. Dovere è quello di ascoltare i territori, altrimenti c'è il rischio di una rivolta sociale che nessuno di noi vuole. Ma non ci sto ad essere massacrato giornalmente per cose di cui non ho diretta responsabilità. Facciamo quindi in modo che si possa andare avanti, ma in maniera diversa, ascoltando il territorio". Dopo la votazione, il Consiglio ha iniziato il question time. Al termine è attesa l'informativa del presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, in relazione al trasbordo dell'arsenale chimico siriano nell'area portuale di Gioia Tauro.

    Amato e Scalzo: avviata sospensione lavori Battaglina.Il vice presidente del Consiglio regionale, Pietro Amato, ed il consigliere Antonio Scalzo sono intervenuti sulla vicenda della discarica Battaglina. In merito - è scritto in una nota - all'interrogazione a risposta immediata presentata dai consiglieri Antonio Scalzo, Pietro Amato e Vincenzo Ciconte, per conoscere "se il giudizio di compatibilità ambientale e ogni altro atto propedeutico o connesso alla realizzazione del progetto di smaltimento e recupero rifiuti denominato 'Isola Ecologica Battaglina', abbia seguito il corretto iter autorizzativo e tenuto conto di tutti i vincoli gravanti sull'area oggetto dell'intervento nel Comune di San Floro in provincia di Catanzaro", il consigliere Antonio Scalzo e il vicepresidente del Consiglio Pietro Amato hanno dichiarato: "Dopo una lunga ed accurata analisi della questione, l'assessore all'Ambiente Francesco Pugliano ha dato ampia assicurazione di aver avviato la procedura di sospensione dei lavori in presenza degli Usi Civici. Da parte nostra, non possiamo che esprimere apprezzamento per questa decisione. Contestualmente annunciamo l'adozione di ulteriori iniziative al fine di tranquillizzare i cittadini e scongiurare definitivamente ogni ipotesi di progetto e realizzazione di una discarica in una zona così centrale e di pregio".

    Informativa Scopelliti su armi siriane: "A Roma, al presidente Letta, al ministro Lupi, insieme ai sindaci dell'area, abbiamo chiesto di sapere il reale livello della pericolosità di queste sostanze e ci è stato risposto in maniera netta, che simili operazioni rientrano nella routine delle attività poiché il porto è tra i più sicuri al mondo ed ha già ospitato in passato simili trasbordi". Lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, nell'informativa fatta in Consiglio sul programmato trasbordo delle armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro. "La stessa affermazione - ha aggiunto Scopelliti - è stata confermata dal terminalista, che ha dichiarato di possedere i requisiti di sicurezza richiesti. Al contempo al presidente Letta ho anche detto che per Gioia Tauro nessun Governo ha assunto iniziative adeguate, tant'è che la Regione Calabria ha finanziato con proprie risorse l'Accordo di programma quadro e si è assunta l'onere di contattare uno dei grandi player del trasporto navale mondiale, Msc, per verificare le prospettive di sviluppo di tutta l'area. E questo ha giovato alla risalita della china degli ultimi due anni, con il passaggio dei movimenti di transhipment da poco più di due milioni di euro ai 3,3 del 2013". "Ma al presidente del Consiglio - ha sottolineato ancora Scopelliti - ho posto anche con forza, e fuori da ogni logica di baratto, come qualcuno ha detto, la necessità dell'istituzione della Zes a Gioia Tauro, una decisione che non compete soltanto ai deliberati del Governo nazionale ma anche all'Europa. La Zes è un'occasione autentica per accrescere l'economia calabrese e nazionale e per trasformare il porto e arricchirlo di multifunzionalità, e apre scenari per l'insediamento di centinaia di piccole e medie imprese, anche multinazionali, per impiantarvi i loro capannoni, come a Dubai. Gioia Tauro, però, ha la fortuna di avere la terraferma alle spalle e il grande potenziale di far giungere su rotaia nel cuore dell'Europa le merci in arrivo nell'area mediterranea entro un massimo di trenta ore". "Bando, dunque - ha sostenuto ancora Scopelliti - alle ipercriticità, al mettersi gli uni contro gli altri, e spingere affinché questa grande prospettiva diventi realtà". Il Governatore ha rivolto infine un appello affinché sulla "questione rifiuti non si alimentino polemiche e anche la provincia di Cosenza inizi a liberarsi della sua spazzatura. Altrimenti i problemi ricadranno su ognuno di noi". A conclusione dell'informativa di Scopelliti i lavori del Consiglio si sono conclusi perche' la Conferenza dei capigruppo ha stabilito che all'intervento del Governatore non avrebbe fatto seguito un dibattito.

    Dibattito Armi chimiche:
    "Sulla questione di Gioia Tauro e sulle armi chimiche siriane, la Conferenza dei capigruppo non può impedire al Consiglio regionale di discutere e deliberare". Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, in relazione alla decisione presa dalla conferenza di non fare seguire un dibattito all'informativa del presidente della Giunta Scopelliti, sul trasbordo delle armi chimiche nel porto di Gioia Tauro. "Non si può relegare l'Assemblea regionale ad un ruolo di esclusiva tribuna per una informativa deludente e priva di efficacia politica ed istituzionale da parte del presidente della Giunta regionale. Alla luce di quanto è successo stasera, sarebbe stato persino più dignitoso se il Consiglio regionale non fosse stato investito di questa problematica".

    "L'assenza di confronto su una problematica così importante e su decisioni assunte senza alcuna considerazione per la classe dirigente del territorio calabrese, insieme alla mancanza di garanzie sulle effettive condizioni di sicurezza delle operazioni e su come e dove verranno smaltiti i gas nervini". Lo ha detto il consigliere regionale di Idv Giuseppe Giordano prendendo brevemente la parola dopo l'informativa del presidente Scopelliti sul trasbordo delle armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro. Giordano, dicendosi "assolutamente insoddisfatto dell'informativa del Presidente Scopelliti e delle rassicurazioni fornite dal Governo centrale", ha sottolineato "la necessità di alzare l'attenzione sul territorio calabrese, per il quale anche il Procuratore della Repubblica di Reggio Federico, Cafiero de Raho, ha paventato la possibilità che ci siano aree altamente compromesse, altre terre dei fuochi". "Tre anni fa - ha detto ancora il consigliere di Idv - ci occupammo in Aula del Porto di Gioia Tauro, ma nessuna decisione efficace è venuta in questi mesi dalla Giunta regionale. Su Gioia Tauro si va avanti con proclami e spot, mentre non si vede nemmeno un briciolo delle decisioni che dovrebbero essere prese. Il Presidente non ci ha detto, stasera, perché Gioia Tauro è stata esclusa dal Governo centrale dal Piano della logistica nazionale o sull'ipotizzata cancellazione dell'Autorità portuale di Gioia Tauro prevista dalla legge sui porti. Quello che è accaduto oggi è intollerabile".

    In merito al trasbordo delle armi siriane nel porto di Gioia Tauro, "il presidente Scopelliti ha fornito dettagli importanti che probabilmente i meno attenti ed i più superficiali non hanno colto. Informazioni dettagliate e basate su dati scientifici". Lo ha detto il vicecapogruppo di Forza Italia, Salvatore Pacenza, intervenendo brevemente in Consiglio regionale dopo l'informativa del Governatore. "C'è, comunque, preoccupazione non di parte, ma collettiva - ha aggiunto Pacenza - che noi abbiamo il dovere di dipanare". Il vicecapogruppo di Forza Italia ha chiesto poi che il presidente Scopelliti "torni nei prossimi giorni in Consiglio e spieghi come avverranno nello specifico le operazioni di trasbordo delle sostanze chimiche provenienti dalla Siria. Trasbordo che potrebbe comportare dei problemi. Noi non siamo strumentalmente contro. Abbiamo ragionato con la nostra testa e con quella dei cittadini della Piana di Gioia Tauro. Ecco perché vogliamo che il presidente Scopelliti continui a seguire con attenzione quello che avverrà nel porto da qui a qualche giorno".

    La Comissione antindrangheta si riunirà a Cassano. La Commissione regionale contro la 'ndrangheta in Calabria, presieduta da Salvatore Magarò, ha espresso parere favorevole su entrambi i punti all'ordine del giorno della seduta odierna. L'organismo consiliare, è scritto in una nota, ''riunitosi nel pomeriggio nel corso di una giornata intensa che ha visto l'inaugurazione del Polo culturale e la riunione del Consiglio regionale, ha dato il via libera alla proposta di legge che detta norme per l'esenzione dei tributi regionali per le vittime della criminalità organizzata, dell'usura, dei testimoni di giustizia e di coloro che abbiano riportato una invalidità permanente e dei loro superstiti. Disco verde anche alla proposta di legge al Parlamento che introduce norme in materia di contrasto alle organizzazioni criminali''. La Commissione, inoltre, accogliendo la richiesta avanzata da Aurelio Chizzoniti e le sollecitazioni di Gianluca Gallo, ha deciso di tenere la prossima seduta a Cassano Ionio, anche a seguito dell'atto criminale perpetrato nei confronti di Cocò Campolongo, il bambino di tre anni ucciso e bruciato nella macchina insieme con due persone. "Non si tratterà - ha affermato Magarò - di mera commemorazione: la morte del piccolo Cocò impone risposte e soluzioni serie e concrete. Un atto che ci indigna e ci ferisce da cittadini e da rappresentanti delle Istituzioni che ancor di più hanno il dovere di rapportarsi, con spirito critico ed operativo, a quanto succede nella nostra terra dove il cappio della criminalità è sempre più asfissiante e blocca ogni tentativo di risalita. Oggi ancor più di ieri, in considerazione dell'efferatezza e della crudeltà che la malavita di cui la malavita ha fatto tragicamente sfoggio, è indispensabile reagire individuando e adottando proposte concrete, capaci di creare le condizioni per lo sviluppo sociale, culturale ed economico attraverso il quale giungere a debellare un male endemico che rischia di ipotecare pesantemente l'avvenire della terra di Calabria". "Vogliamo dare - ha detto, da parte sua, Gallo - un ulteriore e chiaro segnale della presenza delle istituzioni regionali al fianco delle popolazioni locali, duramente provate dai recenti, tragici fatti di cronaca. Ed è in quest'ottica che s'inserisce la missione cassanese della Commissione regionale antimafia, che fisseremo agli inizi della settimana entrante e che avrà comunque luogo entro la prima metà di febbraio".

    "La politica non sta a guardare e, a fronte dell'efferato omicidio del piccolo Cocò, non ha esitato a farsi carico della doverosa esigenza di convocare la Commissione anti 'ndrangheta nel Comune di Cassano allo Ionio proprio per lasciare un segno tangibile, direttamente sul territorio, ove a vincere non può essere sempre l'anti Stato". Lo ha detto, in una dichiarazione, il consigliere regionale Aurelio Chizzoniti, che ha formalizzato la proposta della riunione itinerante della Commissione presieduta da Salvatore Magarò accolta all'unanimità dai componenti. "Non posso non sottolineare - ha aggiunto - il grande senso di responsabilità di tutti i colleghi che, partecipando ai lavori, non hanno esitato a condividere l'iniziativa, che vuole rappresentare anche una risposta ed un incoraggiamento istituzionale alle forze dell'ordine ed alla magistratura impegnati in una delicatissima indagine alla cui conclusione guarda l'intera comunità calabrese". "Siamo sicuri - ha concluso Chizzoniti - che i crudeli responsabili dell'eccidio non la faranno franca, restituendo, così, serenità e giustizia al laborioso popolo della Sibaritide".

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