Cisl-Fp: Su dirigenza Regione c'è demagogia - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Cisl-Fp: Su dirigenza Regione c'è demagogia

24 apr 14 "Il tema della razionalizzazione e riorganizzazione della macchina burocratica regionale, in particolar modo della dirigenza, assurge oggi agli onori della cronaca giornalistico-politica. Le questioni sollevate rappresentano argomenti seri, ma, purtroppo, affrontati in maniera superficiale e demagogica attraverso i mass media". Lo affermano, in una nota, il delegato Area dirigenza della Cisl-Fp Roberto Cosentino ed il segretario generale del sindacato Antonio Bevacqua. "Intanto - prosegue la nota - è d'obbligo una puntualizzazione tecnica, ma opportuna e sostanziale. Bisogna distinguere che nella Regione Calabria il Consiglio e la Giunta hanno contratti autonomi, e questa è la prima anomalia, quindi bisogna capire a quale dirigenza viene rivolta la problematica. I contratti integrativi della dirigenza regionale della Giunta, che tra l'altro sono fermi al 2011, determinano gli importi delle voci che compongo gli stipendi di tutti i dirigenti, ma non prevedono né assegnano in alcun modo le indennità aggiuntive di cui beneficiano i dirigenti generali, che raggiungono cifre doppie ed a volte triple rispetto a quanto riceve come stipendio un attuale dirigente di servizio grazie a quanto previsto dalla L.R. n. 7/96, che fa gravare queste somme aggiuntive direttamente sul bilancio regionale e non sui fondi della contrattazione integrativa. La Cisl-Fp in questi anni ha criticato in maniera costruttiva ma ferma tutte le scelte che sono andate nella direzione della mortificazione del ruolo e delle competenze della dirigenza regionale e, talune volte, dell'utilizzo ad usum personale delle norme e delle procedure che regolano la gestione dei rapporti e il conferimento degli incarichi in seno ai Dipartimenti della Giunta: la scelta, ad esempio, di conferire tutti gli incarichi di dirigenti generali e la maggior parte delle posizioni strategiche di settore a personale non appartenente al ruolo regionale della dirigenza, ha rappresentato un vulnus che ha leso in modo profondo la dignità e il portato di autonomia ed indipendenza che deve connotare l'attività di un dirigente pubblico. In tale contesto è però opportuno evidenziare come sia già avviata, e veda ormai il traguardo, il processo di riforma della dirigenza regionale, che consentirà una più razionale articolazione delle responsabilità, lo snellimento e la semplificazione dell'attività amministrativa ed anche una riduzione significativa delle retribuzioni dei dirigenti. La Cisl-Fp non vuole in alcun modo entrare nel dibattito politico, né diventare lo 'strumento' dell'una o dell'altra parte in competizione pre-elettorale, ma intende invece ribadire la propria costruttiva ed equilibrata posizione di interlocutore delle Amministrazioni, di qualunque colore siano vestite, segnalando le 'cose' che non vanno ma anche sostenendo i provvedimenti e le scelte che vanno nella direzione di un'evoluzione e di un miglioramento del funzionamento complessivo del sistema". "L'auspicio - concludono Cosentino e Bevacqua - è che chi guiderà la Regione nel prossimo futuro chieda, sì, molto ai dirigenti, ma ne rispetti anche il ruolo ed il lavoro che quotidianamente svolgono, a volte, nonostante i politici".