Presidente Talarico: Si a riduzione stipendi dirigenti - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Presidente Talarico: Si a riduzione stipendi dirigenti

16 apr 14 "L'auspicio della Cgil-Funzione pubblica che i dirigenti regionali debbano avere meno soldi trova il sottoscritto e l'Ufficio di Presidenza pienamente d'accordo". E' la replica del presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico alle osservazioni mosse dal segretario generale della Funzione pubblica calabrese, Alfredo Iorno. "D'altronde - aggiunge il presidente Talarico - l'Ufficio di Presidenza si è sempre orientato nel senso indicato dalla Cgil. Infatti, le indicazioni formalmente date agli uffici preposti, sono tutte orientate all'abbattimento dei costi di funzionamento dell'istituzione, comprese le retribuzioni dei dirigenti, affinché si ottengano risparmi sostanziali in coerenza con la spending review ed in discontinuità con le precedenti fasi politiche ed amministrative. Per ultimo, con la delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 70 del 2013, abbiamo affidato al direttore generale dell'Assemblea legislativa l'incarico, in corso di esecuzione, di riunificare e rivisitare tutti i fondi destinati al personale, sia dirigenziale che del comparto. Operazione da cui ci si attendono dei forti risparmi. Non mi risulta corretta, cosi come mi comunicano gli uffici preposti, l'affermazione di Iorno circa i 'salari di posizione' dei dirigenti che raggiungerebbero i 200mila euro. In ogni modo, è importante chiarire che la contrattazione decentrata, in atto, ha all'esame una bozza su cui ci si sta confrontando, che prevede, tra le altre cose, proprio la 'pesatura' di tutte le posizioni dirigenziali in relazione alla complessità del carico di lavoro, con la conseguente differenziazione delle retribuzioni". "Sull'esigenza di ottenere risparmi, l'Ufficio di Presidenza ed il sindacato - conclude Talarico - hanno avuto unanimità di vedute. Non a caso, tutti i contratti integrativi fin qui siglati sono stati adottati congiuntamente tra le organizzazioni sindacali, Cgil inclusa, ed i vertici amministrativi del Consiglio regionale".