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    Garante minori incontra affidatari per cure sanitarie gratuite

     

     

    Garante minori incontra affidatari per cure sanitarie gratuite

    10 apr 14 Si è tenuta negli uffici del garante dell'infanzia al Consiglio regionale un incontro tra il Garante e i rappresentanti dell'associazione il Faro che riunisce le famiglie di minori in affido. I rappresentanti dell'associazione, è scritto in una nota, dopo aver voluto sottolineare la tempestività con la quale il garante ha fissato l'incontro, hanno espresso le forti motivazioni con le quali le famiglie affidatarie svolgono tale delicatissimo compito. Marilina Intrieri ha sottolineato il meritorio e importantissimo ruolo delle famiglie affidatarie, l'Ordinamento tende a preservare il diritto del minore a crescere ed essere educato nella propria famiglia e la famiglia affidataria è chiamata momentaneamente a supplire quella d'origine. Essa ha il compito di far mantenere i rapporti al minore con la sua famiglia al fine di consentirne il ritorno, ove possibile, una volta ridotta o eliminata la patologia che ha reso necessario l'allontanamento. Tra le complesse e delicate questioni poste dalle famiglie affidatarie alla Intrieri le più urgenti riguardano l'eccessivo costo delle cure sanitarie che tocca il diritto del minore alla salute ed il ritardo con il quale giunge il decreto di proroga da parte del Tribunale dei minorenni al Comune di Reggio Calabria. Questo secondo fatto, prosegue la nota, comporta che gli uffici comunali di Reggio sin dal giorno di scadenza dell'affido, in assenza di decreto di proroga (che giunge in ritardo dal Tribunale minorile) pur accertato dai servizi che il minore continua a vivere presso la famiglia affidataria "archiviano la pratica" come minore non più affidato. Ciò blocca la corresponsione delle somme previste dalla Legge 183/1984 cui i minori hanno diritto per il loro mantenimento, da parte della Regione, già in arretrato da oltre due anni circa. I servizi comunali di Reggio, paradossalmente, pur consapevoli che il minore continua a vivere presso la famiglia affidataria comunicano alla Regione che l'affido sarebbe cessato. Marilina Intrieri ha comunicato che interverrà formalmente con atti di segnalazione perché sono violati diritti minorili in ambedue i casi da parte delle istituzioni. Sulle cure sanitarie, è scritto nella nota della Intrieri, le prestazioni assistenziali di tipo sanitario e riabilitativo a favore dei minori a famiglie affidatarie sono infatti gratuite perché esenti da ticket. La Regione con delibera di Giunta regionale sin dal 2007 ha disposto l'esenzione, pertanto la richiesta di pagamento del ticket è assolutamente illegittima, non va richiesta e l'eventuale rifiuto della prestazione sanitaria da parte del servizio pubblico in assenza di versamento del ticket corrisponde a sospensione di pubblico servizio in danno di minore e violazione dei suoi diritti alla cura, all'assistenza, alle prestazioni sanitarie cui ha diritto. Sul paradossale caso dell'archiviazione delle pratiche di affido che gli uffici dei servizi sociali del comune di Reggio fanno alla scadenza pur rimanendo i minori presso le famiglie affidatarie il Garante ha comunicato che informerà il Prefetto e la Commissione prefettizia comunale perché è esclusivo compito dei servizi sociali del Comune conoscere lo stato del minore affidato anche anche verificando la cancelleria del Tribunale per i minorenni e avendo, in ogni caso contezza che i minori sono presso le famiglie affidatarie non possono archiviare alcunché. Per Marilina Intrieri "i bambini non sono pratiche, sono individui con i loro diritti ed è grave che siano proprio i servizi sociali a considerarli tali". Qualunque comunicazione di cessazione dell'affido alla Regione da parte del Comune, conclude la nota, viola gravemente i diritti minorili comportando la sospensione del sostegno economico che l'Ordinamento riconosce al minore come suo diritto alla cura, alla sana crescita, all'istruzione, agli affetti, alla dignità.

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