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    Ambiti Territorialei di Caccia pronti alle dimissioni se Trematerra non interviene

     

     

    Ambiti Territorialei di Caccia pronti alle dimissioni se Trematerra non interviene

    08 apr 14 Gli Ambiti Territoriali di Caccia della Calabria hanno chiesto all’Assessore Regionale Trematerra, al Direttore Generale del Dipartimento e al Dirigente del Settore Caccia della regione Calabria il loro fattivo intervento per la risoluzione delle problematiche che riguardano la gestione degli ambiti calabresi preannunciando le proprie dimissioni di massa qualora non si dovesse giungere ad una positiva conclusione. La richiesta formalizzata in un documento approvato dai singoli AA. TT. CC. che vi hanno aderito, evidenzia i tanti problemi con i quali, da anni, si trovano a convivere gli amministratori degli ambiti e che rendono inefficace la loro azione limitando ogni sforzo teso a massimizzare le proprie attività. Tra i problemi evidenziati il mancato trasferimento dei fondi regionali previsti dalla Legge Regionale n. 9 del 1996, necessari a poter realizzare la quasi totalità delle attività di propria competenza a cominciare dai miglioramenti ambientali, dai ripopolamenti faunistici, ai rimborsi agli agricoltori dei danni subiti dalla fauna selvatica alle varie attività loro delegate dalla normativa vigente. “ Nonostante gli interventi tesi a risolvere le varie criticità” scrivono gli AA. TT. CC. calabresi “ che non consentono una normale attività gestionale e gli impegni assunti, ai vari livelli, per la risoluzione delle problematiche più volte segnalate, ad oggi, dobbiamo constatare che perdura una preoccupante situazione di stallo. Nelle ultime riunioni di coordinamento regionale degli Ambiti Territoriali di Caccia della Calabria continua ad emergere, in modo preoccupante, la difficoltà di poter garantire una normale gestione sia per l’assenza dei flussi finanziari che per il caos normativo in cui ci si trova ad operare; preoccupazione condivisa da tutti gli ambiti della Calabria. Da alcuni anni gli AA. TT. CC. non ricevono le risorse economiche necessarie a realizzare le funzioni delegate. Un problema questo che, con il passare degli anni, si sta dilatando a dismisura è sta generando la paralisi gestionale. Da circa tre anni, infatti, si ricorre ai pochi fondi di bilancio disponibili per fare fronte solo alle emergenze. Fondi che, comunque, non consentono ai comitati di gestione di realizzare le attività programmate e che lo espongono, ingiustamente, al severo giudizio degli associati. Nonostante gli sforzi profusi con profondo senso di responsabilità ed abnegazione, non si riescono a garantire agli agricoltori gli indennizzi loro dovuti per i danni subiti alle colture agricole. Una situazione questa che, oltre ad alimentare polemiche e critiche immeritate, rischia di far lievitare le spese a causa dei contenziosi legali che si stanno generando. Registriamo, inoltre, una confusione normativa che determina effetti ostativi ad una ordinata gestione della materia di nostra competenza. Nella consapevolezza che tale situazione risulta oltremodo insostenibile in quanto non consente ai Comitati di gestione di poter adempiere alle proprie funzioni, limitandone fortemente l’attività gestionale e generando la pressoché paralisi amministrativa, si ritiene, qualora perduri la suddetta situazione, inutile l’attività degli Ambiti. Pertanto, questo coordinamento, appositamente delegato, anche attraverso formali deliberazioni, dagli AA. TT. CC. della Calabria presenti ai recenti incontri, preso atto che, nonostante le varie istanze presentate e gli incontri tenutesi presso questo Assessorato non si registrano concreti riscontri e nella convinzione che si rende ineludibile affrontare in termini risolutivi le problematiche di cui sopra, sollecita le SS. VV. affinché diano soluzione ai problemi lamentati evidenziando che, nel caso in cui, in tempi brevi, non si registreranno concreti riscontri, i Comitati di Gestione deleganti concordano sulla opportunità di concludere anticipatamente la loro esperienza gestionale.” Il Coordinamento regionale degli Ambiti Territoriali di Caccia alla presenza di tutte le associazioni venatorie e delle rappresentanze delle associazioni che fanno parte dei consigli di gestione, dopo mesi di inutile attesa, hanno ritenuto, infatti, in una recente riunione tenutasi a Lamezia Terme, di invocare il concreto intervento della Regione convinti che non ha più senso continuare nella gestione degli ambiti che per le difficoltà riscontrate appaiano sempre più simili a dei vuoti contenitori.

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