Loiero "Ad esequie Lea Garofalo assente Regione Calabria" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Loiero "Ad esequie Lea Garofalo assente Regione Calabria"

20 ott 13 "Ho seguito attraverso la televisione i funerali di Lea Garofalo, l'ho sentita parlare in Chiesa, l'ho vista insieme a don Ciotti e ai suoi ragazzi portare la bara e confesso di essermi un pò commosso". E' quanto scrive Agazio Loiero al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, in una lettera aperta che sarà pubblicata integralmente domani sul Quotidiano della Calabria. "Dichiaro - aggiunge Loiero - tutta la mia vicinanza a Denise, la figlia di Lea Garofalo, per il suo coraggio nei confronti della criminalità organizzata, nel cui contesto ha avuto la sfortuna di nascere. Quello della criminalità è il 'Problema' della nostra regione, che ci toglie spazi di vita ma anche di credibilità. Non a caso nella prima giunta da me presieduta nel 2005, d'accordo con l'intero organo che presiedevo, decidemmo di costituirci parte civile in tutti i processi di 'ndrangheta, in difesa dei calabresi onesti. Lungi da me fare polemica in un momento come questo, dispiace che, se si eccettuano poche presenze istituzionali, per primo il sindaco di Petilia Policastro e altri che hanno avvertito il bisogno di partecipare ai funerali, nessun membro dell'esecutivo regionale fosse presente a tale cerimonia". "Oggi - prosegue Loiero - leggere del ruolo da lei svolto insieme a Don Ciotti in quella Chiesa in rappresentanza dei calabresi perbene che si ribellano a questo giogo, è fortemente consolatorio. Quel gesto è ascrivibile al solco della tradizione milanese, generosa e civile, che molti calabresi hanno in passato avuto modo di sperimentare e che lei simboleggia al livello più alto. Mi permetta di avvertire anche, nello stesso tempo, come calabrese, una punta di malinconia per questa sorta di rappresentanza delegata. La ringrazio di cuore".