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    Emergenza terremoti sul Pollino, Scopelliti scrive a Letta

     

     

    Emergenza terremoti sul Pollino, Scopelliti scrive a Letta

    09 ott 13 Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - ha scritto una nota al premier Enrico Letta in cui chiede interventi specifici in favore delle popolazioni del Pollino per il terremoto dello scorso anno. Dopo aver fatto la cronistoria degli eventi sismici Scopelliti sottolinea la pesante condizione in cui si trovano gli abitanti. "Centinaia di sfollati- afferma - attività commerciali chiuse per inagibilità, edifici storici e di culto gravemente lesionati, strutture pubbliche, come l'ospedale di Mormanno, evacuate d'urgenza: una situazione che ha portato il Governo a deliberare, il 9 novembre 2012, lo stato di emergenza per i Comuni maggiormente colpiti dal sisma, ben nove nella sola provincia di Cosenza, e a inserire nella Legge di stabilità 2013 un primo importante stanziamento di risorse in favore delle Regioni interessate da calamità naturali, tra cui la Calabria''. ''Lo stato di emergenza - aggiunge il Presidente della Regione nella lettera - è stato formalmente prorogato un'unica volta fino al 7 aprile 2013 con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2013, per poi venire, anche di fatto, considerato superato dall'Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 82 del 24 maggio 2013, volta a "favorire e regolare il subentro della Regione Calabria nelle iniziative finalizzate al superamento della situazione di criticità determinatasi a seguito dell'evento sismico che il 26 ottobre 2012 ha colpito alcuni comuni del territorio della provincia di Cosenza". "Tuttavia - ribadisce Scopelliti - al venir meno dello stato di emergenza e delle misure ad esso connesse, non è corrisposta l'effettiva cessazione e il pieno risanamento delle suddette criticità, lasciando le comunità locali e i loro amministratori in una condizione di sconforto e di rabbia. Peraltro, la stessa dichiarazione dello stato di emergenza recante una così breve durata, pur avendo consentito di far fronte ai primi interventi di Protezione Civile e all'assistenza alla popolazione, non è assolutamente compatibile con il fenomeno tellurico in atto in questa zona che si protrae ormai da anni e richiede il mantenimento di livelli di attenzione molto alti. A seguito delle accorate richieste dei sindaci della zona, con il supporto mio e della compagine calabrese in seno al Governo da Lei presieduto, si è svolto a Roma un incontro con il Viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, al quale è stata rappresentata l'esigenze di una serie di interventi a favore delle popolazioni del Pollino, il cui valore dovrebbe ammontare a circa 7 milioni di euro, finalizzati a contributi per l'autonoma sistemazione delle famiglie sgomberate e le perdite subite dalle attività commerciali, il riconoscimento di misure fiscali agevolate, come l'esenzione per l'Imu e la Tares, oltre alla deroga del patto stabilità per i Comuni interessati fino al 31 dicembre 2014. Di estrema urgenza si rileva, inoltre, lo stanziamento dei fondi necessari alla completa ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici dei Comuni più colpiti della Provincia di Cosenza, per un importo complessivo che è stato quantificato in circa 35 milioni di euro". Scopelliti, attraverso la lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, "intende, pertanto, porre all'attenzione del Governo, semmai ve ne fosse bisogno, la particolare rilevanza della situazione appena descritta, richiedendo, al contempo, l'impegno a reperire ed introdurre all'interno della Legge di stabilità per l'anno 2014, che sarà presentata nei prossimi giorni, le risorse utili per fare fronte alle emergenze in atto e avviare un primo vero piano di interventi per la ricostruzione e la soddisfazione delle attuali esigenze abitative". "La Regione Calabria - ha concluso - sta profondendo il massimo impegno, definendo le procedure amministrative atte ad avviare la decretazione sulla fase emergenziale prodromica alla fase della ricostruzione, garantendo, secondo uno stringente cronoprogramma, che deve, però, trovare il giusto sostegno da parte del Governo e dei rappresentanti istituzionali ad ogni livello".

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