Principe "Tempo scaduto per piano rientro deficit sanità" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Principe "Tempo scaduto per piano rientro deficit sanità"

19 lug 13 "Il tempo concesso per l'attuazione del Piano di rientro dal debito sanitario della Regione Calabria (2010/2012) è scaduto il 31 dicembre 2012. Entro quella data dovevano essere attuate tutte le azioni previste e concordate con i Ministeri competenti. Una volta raggiunti gli obiettivi di Piano, si sarebbe dovuto tornare alla gestione ordinaria. Ma così non è". E' quanto afferma il capogruppo del Pd alla Regione, Sandro Principe. "In questi tre anni di vigenza del Piano di rientro - prosegue Principe - in tutte le riunioni periodiche del Tavolo di monitoraggio interministeriale, Massicci, deputato a verificare l'attuazione dei piani, alla Regione Calabria, e per essa al Commissario/Presidente, sono state contestate sistematicamente inadempienze, illegittimità e ritardi. Pagine e pagine di contestazioni ripetute ed ampliate nel tempo, fino al punto che, sin dallo scorso novembre, il Tavolo di monitoraggio ha impegnato il Commissario/Presidente, a voler predisporre un nuovo Piano operativo 2013/2015, considerato il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti. Il Piano operativo, nei fatti, costituisce il nuovo Piano sanitario regionale. Piano operativo che è stato predisposto e trasmesso al Tavolo di monitoraggio solo qualche giorno fa, senza aver prima posto in essere alcun confronto sociale e politico-istituzionale. Si rischia, inoltre, di consumare l'intero anno in corso, senza avere concordato, sempre con i Ministeri competenti, il nuovo Piano Operativo". Per Principe "tutto ciò è inaccettabile, anche se la Sanità è commissariata. Si è continuato, infatti, a ripetere che la Regione non può legiferare in materia sanitaria, ma tale divieto non può riguardare anche un atto programmatorio come il Piano operativo, che è di esclusiva competenza del Consiglio regionale; atto che impegna la Regione persino per la prossima legislatura. Nella seduta del Consiglio regionale del 10 luglio scorso, con all'ordine del giorno le questioni sanitarie, poco o nulla si è detto sui contenuti del Piano operativo e persino il testo è stato segretato e non fornito ai consiglieri regionali. E' necessario, invece, aprire un confronto rigoroso e leale sui limiti e gli errori riscontrati nell'attuazione del Piano di rientro. E' necessario un confronto vero con i territori e l'intero mondo delle rappresentanze sociali ed istituzionali. E' necessario sentire il complesso mondo degli operatori e dei dirigenti del Servizio sanitario regionale. E, invero, se tutto ciò si fosse fatto nel recente passato Scopelliti non avrebbe dovuto fare marcia indietro sugli ospedali di montagna e di confine, a seguito della battaglia condotta dal Pd e dagli enti locali. E' necessario, a conclusione di questo confronto, dare la possibilità al Consiglio regionale di indicare almeno le Linee guida su cui costruire la nuova programmazione, non trascurando la necessità del turn-over per le professioni sanitarie". "Quanto al merito del Piano stesso (280 pagine) - conclude il presidente del gruppo del Pd - lo affronteremo nel dettaglio in seguito. Per quanto ci riguarda, già nei prossimi giorni attiveremo una campagna di confronto nei territori calabresi con le relative rappresentanze sociali e delle professioni sanitarie, per ascoltare proposte ed obiettivi da rappresentare al Tavolo di monitoraggio".