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    Fondi per 730 mln a Calabria, Puglia, Campania e Sicilia per infanzia e anziani

     

     

    Fondi per 730 mln a Calabria, Puglia, Campania e Sicilia per infanzia e anziani

    09 lug 13 Una dotazione finanziaria di 730 milioni di euro provenienti da fondi Ue per predisporre servizi all'infanzia e agli anziani destinati a Campania, Calabria, Sicilia e Puglia, le 4 regioni dell'obiettivo convergenza dell'Unione, più fragili perché con un pil pro capite inferiore al 75% della media comunitaria. L'iniziativa rientra nel "Piano azione coesione" (Pac) ed è stata presentata oggi al Viminale dal viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, dal prefetto Silvana Riccio, responsabile dell' Autorità di gestione del Pac, dal Capo di Gabinetto Giuseppe Procaccini, alla presenza, tra gli altri, dei rappresentati delle regioni interessate - tra cui il governatore della Campania Stefano Caldoro - e dal Garante per l'infanzia, Vincenzo Spadafora. Asili nido, ampliamento, miglioramento riequilibrio sul territorio dei servizi per i più piccoli; assistenza domiciliare per gli anziani non autosufficienti, aumento e qualificazione dell'offerta dei servizi residenziali e semiresidenziali, formazione di operatori e assistenti familiari, sperimentazione dei protocolli di presa in carico personalizzata dell'anziano sono alcuni dei principali ambiti di intervento. Il piano, che è triennale - 2013-2015 - si propone di rafforzare i servizi alleggerendo il carico che pesa sulle famiglie per l'assistenza e anche offrendo nuove opportunità di lavoro. Dei 730 milioni disponibili, 330 andranno a progetti per over 65 non autosufficienti e 400 a favore di progetti per i minori da zero a tre anni, quali appunto gli asili nido. Proprio su quest'ultimo fronte, una prima stima del ministero indica che solo considerando la tranche per l'infanzia del primo riparto delle risorse - pari complessivamente a 250 milioni di euro - si potrebbero mandare nei nido circa 14mila bambini in più. I destinatari delle risorse sono i Comuni, a cui spetta il compito di presentare i progetti, che dovranno essere esaminati e validati nell'arco di 60 giorni: alla fine della validazione, verrà già concesso un anticipo che non potrà essere inferiore al 5% dell'intero progetto. Una rendicontazione ad hoc sarà fatta con l'aiuto delle Regioni. Saranno ovviamente privilegiati i territori in cui i servizi sono carenti.

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