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    Uilpa Penitenziari "Manca personale, impensabile aprire strutture"

     

     

    Uilpa Penitenziari "Manca personale, impensabile aprire strutture"

    18 gen 13 "Solo tre mesi addietro il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria ha proceduto, senza alcun preavviso e con un vero e proprio blitz condotto da uomini del reparto speciale (Gom) del Corpo di polizia penitenziaria, allo sgombero ed alla chiusura della Casa di reclusione di Laureana di Borrello, asseritamente, per far fronte alla grave carenza di personale. In questi giorni pervengono indiscrezioni su manovre condotte in gran segreto e che porterebbero all'imminente apertura di almeno un lotto del nuovo istituto penitenziario a Reggio Calabria-Arghillà (150 posti detentivi) e, poco dopo, all'apertura di un Centro diagnostico terapeutico e di un nuovo padiglione nella Casa circondariale di Catanzaro (oltre 300 posti). Il tutto senza alcuna informazione agli operatori e ai sindacati che li rappresentano, nonostante formale richiesta". A sostenerlo, in una nota, è Gennarino De Fazio, segretario nazionale Uilpa Penitenziari. "Senza l'assegnazione, che appare improbabile, per essere eufemistici - prosegue De Fazio - di un cospicuo numero di operatori del Corpo di polizia penitenziaria e del Comparto ministeri, magari sottraendolo ai palazzi del potere, è impensabile aprire nuove strutture carcerarie in Calabria. D'altro canto, non si comprende come l'Amministrazione penitenziaria potrebbe spiegarlo e sostenerlo, atteso che solo tre mesi fa ha chiuso un carcere all'avanguardia proprio per penuria di personale. La sensazione, rafforzata dall'ostinazione con cui non si forniscono e, addirittura, pare si celino anche le informazioni più elementari, è che si cerchi di rendere disponibili posti detentivi solo sulla carta, ma che non potranno essere occupati per mancanza di personale, e che, sciaguratamente, aumenteranno la spesa sia in termini finanziari sia sotto il profilo dell'impiego delle risorse umane, considerato che la sola apertura di un istituto - pur vuoto - comporta notevoli costi di esercizio e vigilanza". "Ancora una volta di più - prosegue De Fazio - sono convinto che la stessa Amministrazione non creda fino in fondo e non sia capace di difendere le proprie scelte e la propria politica, tanto da non volerne discutere con le organizzazioni sindacali, come le norme invece imporrebbero, e da tentare di tenerle occultate fintanto che sia possibile".

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