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    Udc Calabria "Dirigenti siano disponibili a candidarsi"

     

     

    Udc Calabria "Dirigenti siano disponibili a candidarsi"

    02 gen 13 "L'Udc della Calabria, in vista di una sfida politica da più parti definita epocale per le conseguenze che avrà sulla vita di tutti noi per il rinnovo del Parlamento, che auspichiamo metta in primo piani i contenuti ed i programmi, e tra questi l'efficienza economica, il merito e la mobilità sociale, e non si riduca ad una mera conquista di seggi sulla base di declamazioni populistiche o divisioni anacronistiche destra/sinistra, figlie del secolo scorso, ha chiesto a tutti i suoi rappresentanti nelle istituzioni ed a tutti i suoi dirigenti la disponibilità a candidarsi al Parlamento". E' quanto si afferma in una nota diffusa dall'Udc della Calabria a conclusione di una riunione presieduta dal segretario regionale, l'europarlamentare Gino Trematerra. "Condivisa l'analisi politica del segretario regionale Trematerra - è detto ancora nel documento - con l'obiettivo di rendere più forte la proposta di Centro guidata da Mario Monti e di superare definitivamente ciò che l'Udc ha spesso indicato, in tempi non sospetti e spesso inascoltato, come uno dei mali del Paese in quest'ultimo ventennio, ossia il bipolarismo muscolare e il populismo leaderistico, i dirigenti dell'Udc calabrese hanno aderito positivamente alla proposta avanzata dal segretario regionale, consapevoli che le valutazioni successive saranno improntate ad ottenere la massima valorizzazione delle nostre tantissime risorse umane attivamente presenti sul territorio". "Oggi la differenza di fondo nella politica italiana - si afferma ancora nel documento dell'Udc della Calabria - si coglie anzitutto sulla valutazione che si dà al "progetto Europa" che, a nostro avviso, è imprescindibile lungo la direzione più volte tracciata da Mario Monti e da noi fortemente sostenuta, senza mai incertezze o dubbi, fin dall'inizio dell'esperienza del governo dei tecnici. Non si esce dalla crisi se non dando fiducia all'Agenda Monti ed alla sua proposta di federare i moderati di questo Paese, per realizzare una grande e coesa forza politica di Centro di cui l'Udc è tra i primissimi fautori". "Più volte - si afferma ancora nel documento - i leader nazionali dell'Udc hanno invitato a guardare alla crisi anche come ad un'opportunità da cogliere, dinanzi alle nuove sfide che i mutamenti geopolitici internazionali pongono da tempo all'Occidente ed all'Unione europea segnatamente, per il rinnovamento della politica e delle modalità fin qui conosciute nell'amministrazione della cosa pubblica. Nel solco di principi particolarmente decisivi, come crescita ed equità intergenerazionale, l'Udc calabrese ritiene che l'altra partita a cui dare rilevanza, in questa congiuntura difficile che risulta ancora più difficile per le aree più economicamente svantaggiate, all'interno del disegno politico che mira a concretizzare le profonde trasformazioni di cui il Paese ha bisogno, è la questione meridionale per come essa purtroppo si presenta in questo frangente, attraverso dati, percentuali e rilevazioni statistiche che danno della condizione economica e sociale del Mezzogiorno un quadro a tinte fosche. Tutto ciò, con l'intento di innescare, anche grazie ad una delegazione parlamentare radicata nel territorio, un processo di rapida riduzione del gap nord/sud che consenta all'Italia meridionale ed a regioni come la Calabria, che registrano storici ritardi nello sviluppo e nella modernizzazione della rete infrastrutturale, un avvicinamento agli standard europei". "L'Udc calabrese, inoltre - conclude la nota - esprime soddisfazione per l'adesione della Chiesa al progetto di trasformazione dell'Italia di cui vogliamo essere protagonisti, poiché una forza politica di Centro come quella che sta nascendo in Italia, dal carattere riformista, laico e pluralista, non può certo disconoscere che tra gli impegni inderogabili per dare un profilo moderno ed europeista alla politica italiana, vi sono quelli tesi a difendere valori non negoziabili come la vita, la solidarietà e il rispetto della libertà e dignità della persona umana"

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