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    Battibecco Presidente Oliverio-Pacenza su enoteca Cosenza

     

     

    Battibecco Presidente Oliverio-Pacenza su enoteca Cosenza

    29 ott 12 "E' stata davvero un'uscita amministrativa di cattivo gusto, oltre che una scorrettezza mediatica che non s'addice ad un uomo delle istituzioni, quella confezionata di recente dal presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio che, con fare subdolo, ha artatamente sbandierato ai quattro venti l'insediamento dell'enoteca regionale nel capoluogo bruzio". E' quanto afferma Salvatore Pacenza, presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi. "Uso questi toni a me desueti - sostiene Pacenza - perché tutto ciò era già stato legiferato da oltre un anno (e quindi istituzionalizzato) dalla Regione che ha individuato il cirotano, come sede legale di tale Ente (in quanto territorio dove si producono il 90% delle uve Doc in Calabria); e il Lametino, come sede distaccata per sviluppare l'innovazione tecnologica (vista la presenza del Polo di sperimentazione agroalimentare). La Regione, in quanto Ente territoriale deputato a farlo, ha dapprima disciplinato l'istituzione dell'Enoteca regionale Casa dei vini di Calabria con la legge n. 1 del 10 febbraio 2011; attraverso il successivo decreto del Presidente del consiglio regionale (il n. 7 del 16 aprile 2012) ha poi provveduto alla nomina dei tre componenti del Cda composto dal presidente (Gregorio Mungari Cutruzzolà) e dai due consiglieri (Salvatore De Biase e Giuditta De Santis); successivamente ha quindi dato il via all'insediamento dell'Enoteca regionale definendo l'impegno di spesa per il sostenimento dei costi di inizio attività previsti dal decreto n. 1120 del 4 settembre 2012 a firma del dirigente generale del Dipartimento Agricoltura. In virtù di ciò, il Cda è già a lavoro da settimane per completare l'iter costitutivo dell'Ente e quindi avviare subito dopo la fase operativa vera e propria". "In particolare, il management dell'Ente - sostiene ancora pacenza - ha incanalato un'intensa attività di contatto con i soggetti pubblici e privati che, insieme, potranno andare a costituire la base associativa della Casa dei vini di Calabria. Come possa ora un'Amministrazione provinciale istituzionalizzare un Ente regionale sostituendosi alla Regione, deve essere il presidente Oliverio a spiegarcelo. Perché delle due l'una: o egli è in malafede, oppure non gli sono ben chiare le leggi sul funzionamento degli Enti locali. Al di là di tutto a farne le spese sono come sempre i cittadini che vengono disorientati o abbindolati con annunci del genere. Dal mio, considero tali esternazioni pubbliche alla stregua di goffi proclami elettorali che, più che portare acqua al proprio mulino, rischiano invece di intralciare l'ottimo lavoro svolto in questi mesi dal presidente Cutruzzolà e dagli altri componenti del Cda. Alla luce di tutto ciò spero che il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio torni sui suoi passi e chiarisca pubblicamente questo clamoroso equivoco".

    M. Oliverio "Polemiche inopportune. "Si fa fatica a comprendere le ragioni che sono alla base della reazione scaturita dall'annunciata nostra decisione di dare vita ad una enoteca regionale nei locali del Palazzo della Provincia di Cosenza che sono in corso di restauro". Lo afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. "Il progetto da noi messo in campo e sul quale sono in corso le consultazioni delle aziende vinicole calabresi - ha proseguito - non è in contrapposizione ad altre iniziative programmate dalla Regione. L'enoteca a cui daremo vita sarà realizzata a totale carico del bilancio della Provincia di Cosenza, non ci saranno consigli di amministrazione, presidenti e direttori generali che peseranno sull'attività della stessa perché sarà più semplicemente un luogo ed una struttura di promozione e di valorizzazione della produzione vinicola della provincia di Cosenza e dell'intera Calabria. Non capisco i riferimenti alla legge regionale istitutiva dell'enoteca regionale e della Casa dei Vini della Calabria a cui inopinatamente si fa riferimento. I fautori della polemica avrebbero fatto e farebbero bene ad informarsi prima di tuffarsi in polemiche strumentali nel maldestro tentativo di rappresentarsi come tutori e difensori di questo o di quel territorio. Si renderebbero conto che la nostra iniziativa ha il solo scopo di valorizzare il nostro vino ed i nostri prodotti agroalimentari al di fuori di logiche particolaristiche che non hanno ragione d'essere se non per perpetuare pratiche largamente consumate e fallimentari, delle quali in primo luogo i produttori non sanno più che farsene. Credo piuttosto che come insegna l'esperienza di altre regioni e di altre realtà europee, sono maturi anche in Calabria i tempi e le condizioni per moltiplicare i centri di valorizzazione delle nostra produzioni agroalimentari, a partire da quelle vinicole, che nel corso degli anni, grazie allo sforzo delle imprese, hanno realizzato importanti risultati e traguardi sul piano della qualità. Magari ci fossero tante enoteche in Calabria ed anche fuori, per consentire la valorizzazione delle nostre produzioni. Devo confessare che non pensavo proprio che la nostra iniziativa provocasse tanto sconsiderata quanto inopportuna e sciocca reazione. Si vede che ancora vi sono sacche di arretratezza che resistono anche alla velocità dei processi innovativi ed alle esperienze largamente diffuse e praticate per la valorizzazione sui mercati delle produzioni di qualità". "Naturalmente - ha sostenuto Oliverio - l'iniziativa da noi annunciata sarà realizzata, e non credo che per valorizzare i vini calabresi bisognerà chiedere il permesso ad alcuno, perché da quanto ci risulta le leggi a cui si fa riferimento non prescrivono 'nulla osta doganali'. Sicuramente nel mercato europeo; figuriamoci all'interno di una regione. Sarebbe più serio, almeno da parte di chi ricopre ruoli di rappresentanza, evitare il ridicolo, anche per non contribuire ad appesantire il discredito della istituzione che si pretende di rappresentare". "Per quanto ci riguarda, comunque - ha concluso Oliverio - abbiamo il piacere di invitare anche chi non ha capito il senso dell'iniziativa all'inaugurazione della enoteca regionale che sorgerà nei locali unici, per ciò che rappresentano, dello storico Palazzo della Provincia di Cosenza, prevedibilmente in occasione delle prossime festività natalizie".

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