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    Guccione "Se precari sanità in ferie si blocca attività ospedali e 118"

     

     

    Guccione "Se precari sanità in ferie si blocca attività ospedali e 118"

    24 ott 12 "La gravissima situazione in cui si versa la sanità calabrese alle prese con un Piano di Rientro che, a due mesi dalla scadenza, è servito solo ad aggravare ulteriormente lo stato di precarietà e di disservizio nell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e a confermare uno stato di disavanzo finanziario nonostante tutti gli sforzi compiuti dai calabresi che continuano a pagare le aliquote Irpef e Irap più alte d'Italia, viene confermata dalle conseguenze drammatiche che potrebbe provocare una semplice circolare emanata dalla Direzione Generale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. "La succitata circolare - prosegue Guccione - dispone che entro il 31 dicembre 2012 deve essere assicurato l'azzeramento delle ferie di tutto il personale assunto a tempo determinato. Probabilmente non ci si è accorti che, se il provvedimento dovesse essere attuato la Sala operativa del 118 di Cosenza, dove lavorano su 15 addetti 6 operatori precari, rischierebbe l'immediata chiusura. Così come analoghe gravi conseguenze verrebbero a determinarsi negli ospedali 'Spoke' di Rossano - Corigliano, Paola - Cetraro e Castrovillari. Se si dovesse dar corso a tale disposizione, tanto per fare un esempio su tutti, nell'ospedale 'Spoke' di Castrovillari si dovrebbero chiudere il Laboratorio di analisi, il Centro trasfusionale, il Reparto di Broncopneumatologia, il Pronto soccorso e il Reparto di Cardiologia. A tanti medici, infermieri e operatori socio sanitari precari viene negato perfino il diritto costituzionale a potersi godere le ferie". Per il consigliere regionale del Pd "questo assurdo stato di cose non può più essere tollerato e la dice lunga sullo stato di precarietà in cui è ridotta la sanità della nostra regione che, oggettivamente, non può assolutamente fare a meno di un personale precario medico, paramedico e infermieristico che, da oltre quindici anni, garantisce l'erogazione di importanti servizi sanitari nei presidi ospedalieri e su tutto il territorio. C'é bisogno che di questa problematica si investa immediatamente il Governo nazionale e il Tavolo 'Massicci', non solo perché sia immediatamente garantita la proroga dei contratti al 31 dicembre 2012, ma per avviare definitivamente le procedure di stabilizzazione e procedere alla assunzione di nuovo personale sanitario e parasanitario attraverso cui potenziare i servizi sanitari ospedalieri e territoriali di cui oggi i calabresi, pur avendone diritto, non possono assolutamente fruire, costretti come sono a partire e a recarsi fuori dalla nostra regione per ottenere le prestazioni più elementari di cui abbisognano".

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