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    Scioglimento Comune Reggio, reazioni e commenti

     

     

    Scioglimento Comune Reggio, reazioni e commenti

    19 ott 12 "Altra pagina, altra vittima, altro errore. La relazione della commissione d'accesso segnala per associazione di stampo mafioso e come affiliato alla cosca Iamonte un geometra reggino, Roberto Evoli, che dalla pubblicazione della relazione ha visto crollare la sua vita fino ad ammalarsi e, come tanti, in questi giorni, ha dovuto dimostrare con il proprio certificato penale che non c'é nulla e risulta incensurato". Lo afferma, in una nota, l'on. Jole Santelli, vicepresidente del Gruppo Pdl Camera dei deputati. "Nessuno - prosegue Santelli - sta sfuggendo alla gogna che agisce alla velocità della luce, ma quanto tempo ci vorrà per riparare ai danni fatti da questa mole di inesattezze?".

    "Non passa giorno che comuni cittadini per il solo fatto di vivere e lavorare a Reggio Calabria si trovano segnalati nella relazione della commissione d'accesso". Lo afferma in una nota il deputato del Pdl, Sabrina De Camillis. "Gente normale, liberi professionisti, come Roberto Evoli, si trovano - aggiunge - improvvisamente sotto i riflettori della cronaca giudiziaria come criminali. La loro fedina penale è pulita eppure le loro vite e la loro reputazione sembrano distrutte per sempre, senza che nessuno accenni a voler sanare le evidenti inesattezze della relazione. Mi chiedo se i responsabili di questi madornali errori un giorno pagheranno".

    "E chi lo dice al ministro Cancellieri che le dott.sse Donatella Muzzupappa e Danila Cotroneo, componenti dello studio professionale Ale.Mar, che compaiono nella relazione dei commissari quali consulenti della Multiservizi Spa, non hanno mai espletato alcuna attività professionale a favore di tale società e, quindi, da essa non hanno mai percepito alcun compenso?". Lo afferma in una nota la vice presidente del gruppo Pdl della Camera dei deputati, Jole Santelli. "Giorno dopo giorno, le imprecisioni - conclude - di questo rapporto commissariale sono sempre più macroscopiche".

    ''Altri due stimati professionisti segnalati erroneamente dalla relazione della commissione d'accesso al Comune di Reggio Calabria". Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato del Pdl Michele Traversa. "Come e dove - si chiede Traversa - i commissari hanno appreso dell'esistenza di un rapporto professionale delle dottoresse Muzzupappa e Cotroneo con la Multiservizi Spa se questo non è mai esistito?"

    "Quello che stiamo vivendo in Calabria sembra proprio la caricatura di un film già visto. Angeli e cherubini, purificati sulle rive del Gange, il fiume sacro degli Indù, da una parte, e noti criminali-affaristi 'ndranghetisti, dall'altra". Lo afferma in una nota il segretario questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera, replicando al centrosinistra. "Così accade - prosegue - che gli 'angeli' della sinistra calabrese e italiana trovando l'occasione ghiotta dello scioglimento del Comune di Reggio (ma è legittimo?) si svegliano improvvisamente dal lungo letargo e dopo i tanti danni fatti con la loro gestione di governo in Calabria e attraverso i soliti pifferai insistono e continuano con il solito ritornello delle dimissioni del Governatore Giuseppe Scopelliti, invitandolo a fare le valigie e lasciare la sua carica. Essi, come tante oche spennate fanno sentire la loro voce rivendicando la diversità morale del loro partito e dei loro aderenti, non solo in Calabria ma anche nel resto del Paese. Ora, a prescindere dalle responsabilità dei Presidenti regionali di centrodestra, oggi sottoposti a verifiche e fra questi anche il Presidente della Giunta regionale della Calabria Giuseppe Scopelliti, su responsabilità che sono ancora tutte da accertare in un processo, quel che stupisce sono i due pesi e le due misure che in qualsiasi circostanza 'i compagni' adottano a seconda di chi sia nel mirino dei magistrati". "Se il politico o l'amministratore è di centrodestra - aggiunge Nucera - deve essere scaraventato immediatamente fuori dai palazzi, magari anche accompagnato da una immancabile fiaccolata di protesta degli 'onesti'. Se è di sinistra ha il pieno diritto di restare al suo posto e dimostrare la sua completa estraneità ai fatti contestati, confortato di tutte le attenuanti del caso e attendere fiducioso di essere sottoposto a giudizio. Succede così che in Puglia un Pubblico Ministero di Bari indaghi il potentissimo Presidente della Regione Nichi Vendola, per peculato, falso e sulle irregolarità nella realizzazione di un ospedale costato oltre 45 mln di euro. Il centrosinistra resta in silenzio, e lo stesso fa la stampa, che non intende 'disturbare'' il governatore impegnato nelle primarie del Pd. Stesso garantismo di appartenenza viene adottato nei confronti di Vasco Errani potentissimo plenipotenziario emiliano per il quale la Procura della repubblica ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio per falso ideologico, per aver finanziato con oltre un milione di euro le cooperative che fanno capo al fratello. La serenità e limpida trasparenza di questi personaggi, sempre in nome di un garantismo unilaterale l'abbiamo riscontrata anche in Sicilia, fin quando il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo è rimasto in carica, perché c'éra da garantire i membri democrat in quota alla Giunta". Nucera afferma inoltre che "tralascio il caso Penati, l'ex capo della segreteria Pd di Bersani; vicenda ormai conosciuta in tutta Italia per la gravità dei fatti emersi. Ma Penati che ha avuto quanto meno la decenza di lasciare la poltrona di vice presidente del consiglio regionale della Lombardia, ha tuttavia, con altrettanta sfacciataggine mantenuto il posto di consigliere regionale e i relativi benefici economici. Potremmo continuare ancora molto nell'elenco dei pochi edificanti esempi di pseudo-moralismo decantato dal Pd che ci porterebbero a confermare, qualora ce ne fosse bisogno, che gli eredi di Togliatti e Berlinguer oggi sono l'incarnazione autentica del doppiopesismo e del giustizialismo a senso unico. Perché i nostri prodi dirigenti di cotale sinistra in Calabria non chiedono le dimissioni dei loro pupilli invece di affannarsi a perseguitare il Governatore calabrese, anticipando sentenze e professando moralismi che non hanno il più delle volte una base concreta su cui poggiarsi?". "Chiedano pure le dimissioni di Scopelliti - conclude l'on. Giovanni Nucera - ma dopo averle chieste in Calabria, abbiano almeno l'onestà di chiederle anche per i loro presidenti di regione e per i tanti amministratori e politici candidati ed eletti nel Pd, oggi rinviati a giudizio. O continueranno a sostenere, beatamente, così come asserisce il noto giornalista Maurizio Belpietro, che essendo figli della rivoluzione comunista sono destinati a morire candidi come i gigli?".

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