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Scioglimento Comune Reggio, reazioni e commenti
Scioglimento Comune Reggio, reazioni e commenti 17 ott 12 "Ritengo non condivisibili le costanti accuse che il Governatore Scopelliti ed alcuni colleghi parlamentari del Pdl continuano a lanciare dopo lo scioglimento per contiguità mafiosa del Consiglio Comunale di Reggio Calabria". Lo afferma in una nota la deputata di Fli e componente della commissione parlamentare Antimafia, Angela Napoli. "Ribaltare accuse, piuttosto che prendere atto - aggiunge - della pesante situazione che ha portato il Governo Nazionale ad assumere il pesante provvedimento amministrativo, non penso sia utile né a far riacquistare fiducia e serenità ai cittadini né a rimettere in moto la macchina operativa necessaria alla buona e sana amministrazione. Non si può non prendere atto delle connivenze e delle continuità nel palazzo comunale. Fingere di ignorare gli interventi della magistratura sulle 'Multiservizi' e 'Leonia', partecipate del Comune, significa ostinarsi a non recepire che le 'ndrine ne erano diventate padrone. Dire che la 'ndrangheta non è entrata nel Comune di Reggio, significa fingere di ignorare le inchieste che hanno portato all'arresto di un consigliere comunale, alle dimissioni di un assessore e all'attenzione da parte della Magistratura inquirente di un altro assessore". "Fingere di ignorare - prosegue l'On. Napoli - o perfino negare la mancata compromissione del principio di buon andamento e di imparzialità sia per quanto concerne l'attività amministrativa svolta dagli uffici comunali sia per quanto riguarda l'attività legata ad una rilevante quota di pubblici funzioni significa non voler prendere atto delle condanne di numerosi funzionari e dipendenti in servizio presso il settore urbanistica del Comune, di quanto fotografato nella relazione redatta dagli ispettori della Ragioneria Generale dello Stato al termine della verifica amministrativa contabile e più volte censurata dalla Corte dei Conti. Quando vengono evidenziate situazioni così pesanti, non mi appare opportuno continuare a scaricare le responsabilità, che, a mio parere, ricadono su ciascuno di noi". "Da buoni cittadini - conclude - e da buoni politici adesso avremmo tutti il dovere di diserbare quel terreno fertile per la criminalità organizzata e per il malaffare e lo potremo fare solo se riempiremo il nostro cuore con l'amore per la Calabria e l'orgoglio di appartenere a quel territorio" ''La Relazione della commissione d'accesso non smette di riservarci sorprese". Lo afferma in una nota l'on. Jole Santelli, vice Presidente del Gruppo Pdl della Camera dei Deputati sulla vicenda dello scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria. "Oggi scopriamo - aggiunge - che la Commissione ha riconosciuto l'ottima attività svolta dal dirigente del settore urbanistica del Comune evidenziando come l'architetto Dattilo sia riuscito a riformare profondamente le procedure e le prassi in uso all'ufficio, ufficio peraltro interessato da un procedimento penale. Ma quello che è tragicomico è che l'ottimo dirigente indicato dalla Commissione è stato nominato direttamente dal Sindaco. E' un caso o forse l'attività dell'amministrazione comunale non era poi così male?". Il deputato del Pdl, Nicola Formichella, afferma che è "Fantastico! La Commissione d'accesso condanna l' amministrazione comunale e nello stesso tempo ne riconosce il buon operato. La relazione sottolinea che il dirigente del settore urbanistica nominato dal Sindaco di Reggio Calabria aveva avviato un percorso per riportare ordine e trasparenza nel comparto. Scorrere queste pagine è come vedere un film, ma chi è il regista?". ''Le inesattezze della Relazione della Commissione di accesso su Reggio Calabria si moltiplicano e continuano ad investire onesti cittadini che nulla hanno a che fare con la criminalità". Lo ha detto il deputato del Pdl, Giuseppe Marinello. "La 'chicca' di oggi - aggiunge - riguarda il dott. Condemi, un commercialista segnalato come sindaco effettivo dell'azienda di trasporti locale nonostante non lo sia mai stato e per altri incarichi, che però non gli sono stati conferiti dal Comune ma dal tribunale e dalla procura. Come è possibile che una relazione così importante e delicata si basi su segnalazioni che non hanno alcun riscontro nei fatti? Qualcuno prima o poi dovrà spiegare ai cittadini il perché di tutto questo". "Abbiamo pazientemente atteso prima di evidenziare e denunciare pubblicamente la gravissima 'anomalia' ed enorme scorrettezza che taluni personaggi hanno arbitrariamente assunto nei confronti dei Commissari Straordinari del Comune di Reggio Calabria che si sono insediati, ormai, da tre giorni". Lo afferma in una nota il segretario cittadino del Pdci di Reggio Calabria, Ivan Tripodi. "Ci riferiamo - aggiunge - alla pletora di nominati, a vario titolo, nelle società partecipate dal Comune di Reggio Calabria, sia in quelle a totale capitale sociale dell'Ente che in quelle miste ma sempre a maggioranza comunale, vale a dire Atam, Sati, Recasi, Reges, Leonia e Multiservizi (anche se quest'ultima in liquidazione). Normale garbo istituzionale, banale correttezza amministrativa e semplice buon senso avrebbero consigliato agli amministratori delle suindicate società partecipate di rassegnare, un minuto dopo lo scioglimento del Comune, le dimissioni dai rispettivi incarichi. In perfetta buona fede, avevamo finanche pensato che le opportune dimissioni sarebbero giunte nel giorno dell'insediamento della terna commissariale composta dal Prefetto Panico, dal Viceprefetto Castaldo e dal dott. Piazza. Invece, nulla: il silenzio assoluto. Un tragico, quanto assordante, silenzio che rappresenta uno schiaffo e una ferita alla città, ai reggini e alle elementari regole della democrazia". "Purtroppo, questi personaggi, diretta emanazione - prosegue Tripodi - di un'amministrazione sciolta dal Governo della Repubblica Italiana per contiguità con la 'ndrangheta, stanno vergognosamente tentando, in modo assolutamente puerile, di fare finta di nulla e di rimanere incollati alle rispettive, comode, laute e ben remunerate poltrone. Si tratta di uno scandalo che denunciamo e amplificheremo ad ogni livello per evidenziarne l'enorme gravità che lo contraddistingue. Le inchieste della Magistratura e la relazione della Commissione d'Accesso hanno inequivocabilmente rilevato come le società partecipate Leonia e Multiservizi hanno rappresentato il coacervo e il grumo degli enormi interessi illeciti e dei business delle cosche mafiose di Reggio Calabria: una sorta di riserva di caccia di proprietà esclusiva della 'ndrangheta. Pertanto, e', oltremodo, stucchevole l'oscura e inaccettabile manovra degli amministratori delle società partecipate, indicati dall'amministrazione contigua con la 'ndrangheta, i quali puntano a continuare indisturbatamente l'occupazione di ruoli e incarichi di responsabilità che non possono, oggettivamente, continuare ad occupare". "In tal senso, sia gli amministratori unici - conclude - di Atam e Sati, che i Presidenti e i consiglieri di amministrazione, in quota Comune, di Recasi, Reges, Leonia e Multiservizi (anche se quest'ultima in liquidazione) sono invitati a lasciare immediatamente l'incarico" © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"
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