A sette anni dall'omicidio Fortugno, il ricordo

16 ott 12 Una folla commossa ha partecipato alla Messa di suffragio in memoria di Francesco Fortugno, il vicepresidente del consiglio regionale della Calabria, ucciso sette anni fa a Locri in un seggio delle Primarie dell'Unione. La cerimonia di commemorazione della figura dell'uomo politico locrese, annullata a causa di un grave lutto che ha colpito la scorsa settimana la famiglia Laganà-Fortugno, è stata sostituita dalla sola funzione religiosa, preceduta dalla deposizione di una corona di fiori nel cimitero della città jonica. La Messa è stata celebrata nella Chiesa di San Biagio. Vi hanno partecipato centinaia di persone, tra cui consiglieri regionali ed esponenti politici di diversi partiti. Ma a ricordare Franco Fortugno sono stati soprattutto tanti semplici cittadini e amici che si sono stretti ai familiari, in particolare alla vedova Maria Grazia e ai figli Anna e Giuseppe. Tra i numerosi messaggi che sono stati indirizzati alla famiglia, quello del presidente della Camera. "In occasione del settimo anniversario del vile attentato in cui perse la vita Franco Fortugno, desidero unirmi idealmente alla commemorazione di questa triste ricorrenza - ha scritto Gianfranco Fini -. Onorare la memoria di Franco Fortugno costituisce, a un tempo, una doverosa esigenza morale e l'adempimento di un giusto dovere civico, che deve essere compiuto nel nome della cultura della legalità e della giustizia, efficace strumento di lotta alla 'ndrangheta e alla sua violenza prevaricatrice''. "Il sacrificio di Franco Fortugno - ha proseguito la massima carica di Montecitorio - ha lasciato un profondo dolore nelle persone che lo hanno amato e stimato, ma anche un modello di onestà e di probità che va custodito e posto ad esempio delle giovani generazioni, il cui impegno contro la criminalità organizzata rappresenta un forte motivo di speranza per la società italiana. Con questo spirito dobbiamo ricordare un cittadino e un uomo politico animato da una lealtà incondizionata alle Istituzioni e da una salda integrità morale. Alla moglie, on. Maria Grazia Laganà Fortugno, e a tutti i partecipanti alla commemorazione - ha concluso Fini - esprimo i sentimenti della mia sincera vicinanza e della più intensa solidarietà".

A sette anni dall'assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno, il Presidente del Consiglio regionale calabrese, Francesco Talarico, esprime il suo cordoglio e il suo rimpianto "per la tragica scomparsa di una figura dello spessore umano e civile di altissimo livello, qual era quella di Francesco Fortugno". "Ancora oggi, a distanza di anni - aggiunge - la ferita, ennesima, inferta dalla criminalità organizzata, alla nostra splendida terra, ci rattrista, ma allo stesso tempo ci spinge, con ancora più forza e determinazione, a proseguire verso quella stagione di cambiamento che le coscienze dei cittadini calabresi richiedono, mettendo in campo tutte le iniziative e le risorse necessarie per creare una forte tensione nell'affermazione dei principi di giustizia e di legalità nella nostra terra. Dobbiamo ricordare, anche alle future generazioni il sacrificio di Francesco Fortugno, per costruire, soprattutto con l'apporto dei giovani, una Calabria capace di battere il sistema mafioso e quella violenza che corrode il tessuto sociale e civile della regione. Tutti, dobbiamo avere la consapevolezza che questa esigenza di rinnovamento culturale e morale viene ritenuta fondamentale da ogni calabrese che ama veramente la sua terra". "Questo è il modo migliore - prosegue Talarico - per onorare la memoria di Francesco Fortugno, in una stagione delicata della vita della nostra regione, che richiede un impegno quotidiano costante, da parte di tutti, in prima linea istituzioni e cittadini della Calabria civile e onesta. E' sempre giusto, il momento, per mettere in campo un sano protagonismo, lavorare per il bene comune, voltare pagina e disegnare un futuro di democrazia, di legalità e di sviluppo in Calabria".

"Nell'anniversario del barbaro assassinio di Franco Fortugno desidero esprimere ai familiari e agli amici tutti la mia sincera vicinanza". Lo afferma il deputato del Pd Nicodemo Oliverio. "Sono trascorsi sette anni - ha proseguito - da quel terribile giorno che ha privato tutti noi, e la nostra regione, di una persona buona e di un amministratore capace e attento alle esigenze del territorio. Se il tempo che trascorre non può attenuare il dolore e la sofferenza, soprattutto dei suoi cari, nemmeno riesce a scalfire il ricordo di quanti lo conobbero ed ebbero modo di osservarne le qualità umane e politiche costantemente all'opera nella sua attività di medico, di politico e di uomo delle istituzioni".