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    Cgil: Solo 1 anziano su 5 ha assistenza domiciliare

     

     

    Cgil: Solo 1 anziano su 5 ha assistenza domiciliare

    15 mar 12 Solo un anziano non autosufficiente su 5 usufruisce dell'Assistenza domiciliare integrata (Adi): 502.475 persone sugli oltre 2 milioni di anziani non autosufficienti residenti in Italia; il 4,1% dell'intera popolazione anziana, che ha superato quota 12 milioni. Lo rileva l'indagine conoscitiva Spi-Cgil sulla non autosufficienza e l'assistenza domiciliare, presentata oggi a Roma. La maggior parte degli anziani assistiti risiede nelle regioni del Centro-Nord (414 mila persone). Il primato dell'Adi spetta all'Emilia-Romagna, che assiste l'11,6% del totale della popolazione anziana locale. Seguono Umbria (7,7%), Friuli Venezia Giulia (6,8%), Veneto (5,5%) e Basilicata (5%). "Parzialmente soddisfacenti", secondo l'indagine, sono le quote di assistiti in Abruzzo (4,9%), Lazio (4,7%) e Lombardia (4,3%). Valori più bassi della media si registrano invece in Piemonte (2,2%), Trentino Alto Adige (2,1%), Campania (2,1%), Puglia (1,8%), Sicilia (1,5%) e Valle d'Aosta (0,4%). Con "il governo Berlusconi", denuncia la Spi Cgil, "il fondo per la non autosufficienza di 400 milioni di euro è stato annullato. Tagli e ritardi si sono registrati anche nell'erogazione dei Fondi di Premialità per otto regioni del Sud e in particolare nell'erogazione di quei 345 milioni di euro destinati all'Adi. La domanda di servizi di assistenza per anziani non autosufficienti è molto forte, ma è attualmente sopperita dal ricorso ad assistenti familiari, 780 mila colf su tutto il territorio nazionale. Il welfare pubblico è stato sostanzialmente sostituito da quello 'familiare', privato o da ricoveri presso strutture residenziali".

    - "Chiediamo con forza al governo di adoperarsi per definire nel più breve tempo possibile un Piano nazionale per la non autosufficienza, che dia risposte concrete a tutti quegli anziani che vivono in una condizione di profondo bisogno e strumenti di sostegno alle loro famiglie". Lo afferma il Segretario generale Spi-Cgil, Carla Cantone, commentando i dati dell'indagine conoscitiva sulla non autosufficienza e l' assistenza domiciliare. "Siamo in una situazione di vera emergenza sociale - avverte Cantone - perché per colpa delle scelte scellerate e vergognose operate dal precedente governo milioni di persone sono state lasciate da sole senza alcuna forma di supporto". Per il segretario generale è "giunta l'ora di rimettere il welfare e l'assistenza domiciliare integrata delle persone più fragili al centro dell'agenda politica di questo paese. Chiediamo al governo - conclude - di ripristinare quei diritti universali di cittadinanza che per troppo tempo sono stati calpestati e non rispettati".

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