NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Censore "Effetti drammatici da taglio piccole Province"

     

     

    Censore "Effetti drammatici da taglio piccole Province"

    28 giu 12 "La riorganizzazione dell'assetto istituzionale italiano non può e non deve assolutamente scaturire da una mera, ragionieristica e peraltro ancora tutta da verificare necessità di ridurre i costi". Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore, circa il taglio delle province. "Quando si parla - aggiunge - dell'esigenza di mutare l'assetto istituzionale del Paese, la discussione e quindi le decisioni devono essere scevri da demagogia e vuoto populismo. Perciò, sarebbe auspicabile che dell'abolizione delle Province non se ne faccia un punto di propaganda, un drappo da sventagliare come prova di un risparmio che, ripeto, è ancora tutto da verificare. Sarebbe stato sicuramente più opportuno far passare la riorganizzazione dell'assetto istituzionale da una attenta verifica dei costi della politica e, magari, dal taglio degli Enti inutili. Sulle Province, invece, si pensi che la legge Bassanini e i decreti legislativi di attuazione hanno fatto sì che alle Amministrazioni provinciali venissero trasferite o delegate ulteriori importanti responsabilità. Di conseguenza, negli anni, sono divenute enti che hanno assunto e continuano ad assumere un preminente ruolo nel coordinamento dei servizi che travalicano le dimensioni comunali". "Per questa ragione, un propagandistico provvedimento, oltre a minare - prosegue Censore - la rappresentanza democratica dei territori, potrebbe rappresentare un vero e proprio vulnus all'ordinamento, acuito dalla confusione che continua, sull'argomento, a regnare sovrana se si considera che dal decreto legge salva-Italia, che doveva trasformare le Province in enti di secondo livello, si è repentinamente passati alla soppressione. Basti pensare, infatti, che con la cancellazione delle Province verrebbero soppressi tutti gli organismi che fanno riferimento alla struttura provinciale, quali, ad esempio, Prefetture, Questure e Comandi provinciali delle forze dell'ordine, con un depauperamento facilmente intuibile, che nel caso specifico di Vibo Valentia potrebbe comportare la perdita di oltre 2mila posti di lavoro. Si tratta di un provvedimento inaccettabile, che va fermamente ostacolato in sede locale e soprattutto nelle sedi competenti, attraverso una battaglia parlamentare a favore dei territori più deboli". "Convinto - conclude - che in Calabria, e in particolar modo in un territorio difficile quale quello Vibonese, lo Stato debba rafforzare la sua presenza e non ritirarsi, il mio appello lo lo rivolgo alla deputazione calabrese, anche e soprattutto alla luce della posizione assunta dal Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri che ha più volte manifestato delle perplessità rispetto alla razionalizzazione degli uffici periferici, che a queste latitudini potrebbe avere risvolti drammatici"

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore