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    Loiero "Drammatici ritardi sui nuovi ospedali"

     

     

    Loiero "Drammatici ritardi sui nuovi ospedali"

    21 giu 12 "Leggo sulla stampa di oggi alcune dichiarazioni del deputato del Pdl Giovanni Dima, rispetto alle quali mi sembra di poter affermare che non mi pare ci sia attualmente un commissario diverso da quello attuale. Quanto invece alla realizzazione dei nuovi ospedali si è perso un tempo terribile, che sarà fatale ai calabresi. E tuttavia le affermazioni di Dima sono per me occasione per poter dire altro in materia sanitaria". Lo afferma in una nota Agazio Loiero, coordinatore nazionale Mpa-Ad. La nota è stata pubblicata integralmente sul sito: http://www.agazioloiero.it/. "In questi giorni - aggiunge - ai calabresi, forse perché distratti o probabilmente perché non sufficientemente informati, è sfuggita non la bocciatura, ma la sua dimensione, avvenuta già a metà del mese di giugno, all'esito di una serie di riunioni congiunte, svoltesi tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, del Piano sanitario di rientro. Voglio solo segnalare come alle ultime riunioni dei Tavoli di verifica (notizia che si può leggere sulle reti nazionali della sanità e che mi limito a riportare quasi integralmente), sono state assegnate, in tempi d'esami di maturità, le pagelle dei 'promossi' e dei 'bocciati' sui Piani di rientro regionali. Ad un'attenta lettura si scoprirà che vanno male Campania, Molise e Calabria, mentre risultati lusinghieri sono stati conseguiti da Sicilia e Piemonte. Duole apprendere che per la nostra regione saranno mantenute: l'aumento delle aliquote fiscali Irap e Irpef per l'anno d'imposta in corso, rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30, punti che in tempi di crisi non sono cosa da nulla. Queste misure potevano essere revocate, poiché il lavoro della Regione non è stato encomiabile, il Ministero le ha mantenute; il blocco del turnover per il personale del servizio sanitario fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in corso e infine il divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo". "Più specificatamente in Calabria - prosegue Loiero - il disavanzo non coperto relativo all'anno 2011 risulta essere pari a 35,488 min di euro. Inoltre, rispetto alla verifica annuale, il Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato permanente per la verifica dei Lea, hanno segnalato il ritardo nella ridefinizione delle reti assistenziali (decreto 18/2010). In particolare la nostra Regione ha adottato solo parzialmente i provvedimenti attuativi del decreto sopra citato. Tra le tante criticità evidenziate figurano: la parziale implementazione della rete territoriale e la mancata definizione della rete d'emergenza, l'assetto giuridico definitivo della Fondazione Tommaso Campanella, la necessità d'una revisione delle Linee guida sugli Atti aziendali, unitamente alla mancata rimozione dei provvedimenti commissariali in contrasto con il Piano di Rientro. A tutto ciò s'aggiunge l'annunciata chiusura di 7 ospedali (Praia a Mare, Cariati, Trebisacce, Lungro, Mormanno, Oppido mamertino e Scilla) e la riconversione di altri 2 (Acri e San Giovanni in Fiore), resa ancor più impellente dalla sopravvenuta crisi economica. Certo, bisogna rispettare i Lea e il diritto all'assistenza dei calabresi, eppure è necessario riconoscere che non pochi errori, fatali, sono stati fatti dall'attuale amministrazione, perché nel passato laddove si chiudeva un ospedale erano previste le Case della salute (cancellate sin nel nome, che forse risulta urticante perché considerato di sinistra), già finanziate al 50% con i fondi Fas e al 50% con i fondi strutturali". Loiero aggiunge poi che "ricordo che i bandi erano già pronti, ma poiché si volle anteporre il lancio d'una presunta era nuova, si è perso del tempo prezioso e frattanto ci ha pensato Tremonti a cancellare i Fas e indirizzarli in buona parte al Nord. Al contrario la continuità con quel lavoro non ci avrebbe fatto arrivare alle attuali difficoltà. Adesso la realizzazione dei nuovi ospedali si trova in un ritardo drammatico. Scadendo l'emergenza la procedura sarà ordinaria laddove invece l'emergenza dà facoltà straordinarie. La verità è che ad aggravare l'inerzia si aggiunge un dato, a suo tempo da noi segnalato: il Ministero non ha gradito l'affidamento ad Infrastrutture Lombarde, perché la Lombardia si trova nella bufera proprio per la sanità. Tanto dovevo in termini di verità ai calabresi. Ai maldestri tentativi d'occultamento della realtà, o peggio ancora allo scarica barile cui ci ha abituati l'attuale amministrazione regionale, eseguito a volte sulle spalle della politica, altre su quelle della dirigenza, fortunatamente supplisce la potenza della tecnologia, che fa viaggiare, velocemente, senza filtri e in maniera veritiera, le informazioni"

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