Folino (Udc): Serve nuova idea di politica, o sarà buio pesto per nuove generazioni - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Folino (Udc): Serve nuova idea di politica, o sarà buio pesto per nuove generazioni

18 gen 12 “E’ necessario ed indispensabile proseguire un percorso ben preciso, costituito da valori e da ideali condivisi, partendo da quella che è la storia recente dell’Udc e della politica italiana, non perdendo di vista il fallimento del governo Berlusconi e l’implosione di un sistema bipolare che non ha retto e che ha contribuito a portare sfiducia e smarrimento nell’elettorato”. E’ quanto afferma il coordinatore regionale dei giovani Circoli Liberal, nonché delegato dell’Udc calabrese e responsabile della comunicazione della giovanile dello Scudocrociato, Giovanni Folino. “Le prossime elezioni politiche rappresentano una tappa importante e fondamentale per il Paese: in ballo, stavolta, c’è il futuro di quelle generazioni che stanno pagando, a caro prezzo, l’arroganza ed i personalismi di chi, agli interessi di un’intera nazione, ha preferito la salvaguardia e la cura del proprio orticello, rendendosi responsabile di un degrado non solo economico, ma anche e soprattutto sociale ed umano che attanaglia le nostre realtà territoriali. E di sicuro, l’Unione di centro, i suoi iscritti e tutti i simpatizzanti, non potranno condividere nulla, sotto l’aspetto progettuale e politico, con i fautori di questo disastro, a meno che, gli stessi, non rivedano posizioni divenute, ormai, anacronistiche. Serve una nuova idea di politica, così come ieri ha sottolineato, ancora una volta, Pier Ferdinando Casini. Urge una nuova fase, alla quale dovranno aderire personalità e soggetti di spessore, capaci di attrarre a sé quell’area moderata che si rifiuta di convogliare la propria fiducia negli anomali schieramenti che, sino a qualche mese addietro, hanno rappresentato il centrodestra ed il centrosinistra”. E Folino prosegue: “Vincere un’elezione non è impresa difficile, ma la vera sfida è quella del governare: dimostrarsi in grado e capace di guidare un Paese, attuare un programma delineato, dimostrarsi saggi e lungimiranti nelle decisioni, senza cedere il passo alle paura, ai tentennamenti ed alle eventuali richieste dei singoli. Un vero politico ed un vero partito saranno ricordati non per il fumo che sono stati capaci di gettare negli occhi dei cittadini, nemmeno per le promesse e né, tantomeno, per lo slogan o la migliore fotografia scattata: l’Italia ha bisogno di voltare pagina e di cancellare l’ondata di berlusconismo che ha coinvolto non solo il Pdl, ma persino il Pd ed altre sigle nate per caso ed allo stesso modo dileguatesi. La storia, dunque, ci ha insegnato tanto ed impone, soprattutto ai giovani, di fermarsi a ragionare e di riflettere serenamente e seriamente sul da farsi. La sfida da vincere è, oggi, davanti a noi: proseguire e rendersi corresponsabili del fallimento del sistema Italia, oppure diffidare di atteggiamenti fanatici, populisti ed in stile, si perdoni l’ironia, burlesque, dando vita a qualcosa di nuovo, che parta anche dai giovani, ma senza abusare troppo di frasi riguardante il ricambio generazionale o cose simili. L’Italia si rimette in piedi insieme – va a concludere il giovane esponente dell’Udc - senza distinzioni anagrafiche, di genere o di colore della pelle: è ora di passare ai fatti e le prossime elezioni politiche sono l’ennesima chiamata: facciamolo!”