D'Attorre (PD) "Non mi dimetto, i congressi di circolo si fanno" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

D'Attorre (PD) "Non mi dimetto, i congressi di circolo si fanno"

15 giu 12 "L'incrocio delle vicende del congresso regionale con le candidature del Parlamento ha pesato negativamente e la scelta delle candidature é stata un oggetto di complicazione". Così il commissario regionale del Pd, Alfredo D'Attorre, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Lamezia per ufficializzare che tra giugno e settembre, suddivisi in due tranche (dal 30 giugno al 15 luglio e dal 7 al 16 settembre), si svolgeranno i congressi di circolo, il cui confronto "verterà sugli organismi dirigenti territoriali", che saranno preceduti da un'assemblea regionale prevista per il 29 giugno. "I congressi di circolo - ha aggiunto - dai quali penso possa giungere una spinta per l'unità, li consideriamo come il ritorno di un percorso congressuale al suo ordine naturale e non un arretramento. Non un rinvio sine die ma un ristabilire le condizioni perché sia un rilancio per il partito. Se ci fosse stata un'altra legge elettorale o le primarie, penso che non sarebbe stato così". Parlando poi delle candidature, D'Attorre ha sostenuto: "Se sarà necessario, avremo un regolamento e si lavorerà con un registro certificato degli elettori. Il mio auspicio è che cambi la legge elettorale ed andare al ritorno delle preferenze sarebbe un passo in avanti e ci potrebbe aiutare pure nello svolgimento dei congressi" che, a questo punto, si svolgeranno dopo le candidature e, quindi, "quando si sceglierà il segretario regionale, sarà il segretario regionale". D'Attorre, secondo il quale "questo gruppo dirigente aveva avuto un'occasione per legittimarsi attraverso un discorso unitario, cosa che non è stata", ha fatto presente che nel frattempo si proseguirà con "l'iter politico perché si possano completare i congressi provinciali e regionale in quanto ciò che è stato fatto finora (anagrafe degli iscritti, commissioni e regolamento dei congressi) non è stato buttato via. Bisogna partire dal dato che per i congressi occorre lavorare politicamente e per questo mi auguro che da domattina tutto il gruppo dirigente del Pd lavori per superare la cristallizzazione che si era creata e per raggiungere l'obiettivo che ci eravamo tutti dati dal principio, quando si era detto di trovare una soluzione largamente condivisa. Sono convinto che c'é bisogno di un gruppo dirigente che abbia una condivisione molto ampia e mi auguro che ci sia senso di responsabilità da parte di tutti. In questi giorni ci sono state molte dichiarazioni fuori tono e fuori misura. I nostri iscritti hanno memoria di ciò che è accaduto in passato e sanno valutare". "Non ho - ha detto ancora D'Attorre - alcuna percezione di rivolta dalla base che, invece, viveva con preoccupazione la divisione verso cui si andava. Mi auguro che il gruppo dirigente non sia solo contro il rinvio, ma possa lavorare per superare assieme le contrapposizioni che ci sono state. Capisco i candidati, politicamente e personalmente, perché ci avevano messo la faccia, però ora è giunto il momento di fermarsi e voltare pagina e con la segreteria nazionale lavoreremo anche per rafforzare l'azione politica in Calabria dove, precisamente a Lamezia, per il 28 e 29 settembre prossimi intendiamo tenere la conferenza nazionale del partito sul Mezzogiorno. In questo senso anche il gruppo parlamentare europeo, che oggi è stato a Gioia Tauro, ha dato la sua disponibilità a dare una mano per la Calabria". Poi, rispondendo ad una specifica domanda, nel ribadire che non "é alla ricerca di una popolarità", D'Attorre ha sostenuto di "non avere mai pensato alle dimissioni. Perché? Se in futuro avvertissi che la mia presenza in Calabria non fosse utile e che venisse meno la fiducia della segreteria nazionale, allora mi dimetterei".