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    Beppe Grillo in Calabria "La vecchia poltica ha paura di noi, in 100 al Parlamento"

     

     

    Beppe Grillo in Calabria "La vecchia poltica ha paura di noi, in 100 al Parlamento"

    21 dic 12 In giro per l'Italia a raccogliere le firme per le liste del M5S ma lanciando stilettate al 'Palazzo' e tornando, per la prima volta, sul 'divieto' di partecipare alle trasmissioni tv ("Mai detto di non andare ma solo di usarla e non farsi usare"). Beppe Grillo è in Calabria per il 'Firma Day' ma i suoi strali sono rivolti a Roma e ai partiti a cui lancia la sfida: in Parlamento "saremo in cento e fuori tutti a controllarli". Il blogger genovese, però, deve prima risolvere il problema della raccolta delle firme per partecipare al voto di febbraio. I banchetti sono attivi in tutti Italia e all'estero. Grillo non va per il sottile ed accusa "i Consolati di stare attuando un boicottaggio sistematico". Allega le mail di protesta di alcuni militanti di New York e Parigi: "I consolati - aggiunge - stanno ostacolando un processo democratico ed è imperativo un intervento del ministro degli Esteri". Poi attacca Monti ("Lo spread è lui, da quando è via è sceso. E la Borsa è salita!", dice) e Berlusconi che ha la faccia "come il cofano di un maggiolino". Gli obiettivi principali restano governo e Parlamento per il dl legge sulle firme che penalizzerebbe il M5S: "Hanno fatto una legge per metterci in difficoltà - dice - Siamo gli unici che devono raccogliere le firme". L'invettiva del leader a cinque stelle investe i partiti: "In Italia, abbiamo mille parlamentari nominati da cinque segretari di partito. E io sarei quello antidemocratico? - sbotta - Noi abbiamo fatto le votazioni on line e non abbiamo chiesto un euro a nessuno". E uno dei temi forti della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle. Grillo attacca poi Berlusconi, che la sinistra indica come 'antagonista' politico dei grillini: "Abbiamo un Paese che é in bancarotta e si ripresentano gli artefici di tutto questo - replica il blogger genovese - Berlusconi zampetta da una televisione all'altra ma non ha capito che ormai è in discesa e se va in tv non prende voti". E Monti? "E' lui lo spread - dice a Reggio Calabria - Mi dispiace che anche Berlusconi adesso dica queste cose. Ma come, Monti dà le dimissioni e lo spread diminuisce? Da quando Monti non c'é più hanno fatto un'asta dei Bot e non è mai andata così bene". Il leader del M5S avvisa i partiti: se il movimento dovesse entrare in Parlamento "con il 20%, come ci dicono loro, avremo diritto come rimborsi elettorali a 105 milioni di euro che noi però non prenderemo. Vogliamo vedere quale partito ci seguirà". Per la prima volta Grillo torna anche sul 'divieto' di partecipare alle trasmissioni televisive; divieto che è alla base dell'espulsione della consigliera comunale di Bologna, Federica Salsi: "I talk show televisivi sono trappole - afferma - Non ho mai detto di non andare in tv, ma di usare la tv. Sei tu che devi usare loro e non il contrario". "Mi accusano di essere un dittatore - aggiunge - ma io conosco bene la televisione perché l'ho fatta per 30 anni". Insomma, la campagna elettorale è nel pieno anche per il M5S. La giornata grillina termina con il consueto saluto che chiude in genere i comunicati 'a cinque stelle': "Ci vediamo in Parlamento. Dentro o fuori. Sarà un piacere".

    Video --- Beppe Grillo a Cosenza, integrale

    Candidati a 5 stelle. "Leggete i loro curriculum, indagate su di loro, come ho fatto io. Il più scemo ha una laurea e un master". Lo ha detto Beppe Grillo parlando, a Crotone dei candidati del movimento alla Camera e al Senato. "Non che contino - ha aggiunto Grillo - solo questi titoli. Alle nostre parlamentarie ho votato una mamma di tre figli. Chi ha più esperienza ad amministrare di una donna che manda avanti una famiglia e cresce tre figli?".

    Vecchia politica ha paura di noi. "Hanno una paura fottuta: sanno che se entriamo in Parlamento per loro è finita". Lo ha detto Beppe Grillo riferendosi ai politici che negli ultimi 20 anni hanno governato "passandosi la borraccia come Bartali e Coppi". Lo ha detto Beppe Grillo a Crotone. "Il Movimento 5 stelle entrerà in Parlamento - ha aggiunto Grillo - per portare fuori e raccontare alla gente quello che accade là dentro da anni".

    Incontro con sindaci sui rifiuti. Fuori programma a Catanzaro per Beppe Grillo che, prima di partecipare alla raccolta di firme per la presentazione delle candidature al parlamento nel banchetto allestito dal Movimento 5 stelle in città, è stato fermato da alcuni sindaci presenti ad un sit-in promosso davanti alla sede della Prefettura. I primi cittadini hanno manifestato per sollecitare interventi risolutivi sull'emergenza venutasi a creare per la mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani dopo la chiusura di alcune discariche. "Vieni a sentire quello che abbiamo da dirti - ha detto uno dei partecipanti, Pantaleone Procopio, primo cittadino di Montauro - siamo dei sindaci alle prese con un problema molto serio. Non sappiamo dove smaltire i rifiuti. La situazione sta diventando sempre più difficile". "La spazzatura - ha detto Grillo - non esiste, è un problema culturale. Non va prodotta e si deve ripensare a tutta la questione a partire dal monouso. Dai rifiuti si possono generare economia e risorse. E' dura farlo capire alla gente, ma adesso non possiamo più permetterci né inceneritori, né discariche". "Ma noi abbiamo il problema di oggi e di domani" ha aggiunto il sindaco di Satriano, Michele Drosi. E Grillo: "In emergenza è tutto complicato e con il passare del tempo sarà sempre peggio. Il problema dell'immondizia riguarda tutta l'Italia non è solo vostro. Le soluzioni ci sono. Bisogna insegnare ai cittadini che si devono tenere a portata di mano i tre bidoncini. E i risparmi saranno per tutti".

    Camper bloccato dal traffico, Grillo prosegue a piedi. E' arrivato a Catanzaro a bordo del suo camper, Beppe Grillo, ma a poche centinaia di metri dalla piazza in cui erano stati allestiti i banchetti per la raccolta delle firme per la presentazione delle candidature, il traffico dell'ora di punta lo ha costretto a scendere per una passeggiata su corso Mazzini. In piazza ad attendere Grillo, arrivato con un ritardo di più di un'ora, c'erano alcune decine di persone (tanti i giovani), in molti fermi davanti al gazebo col documento d'identità in mano. Il comico, o "commediante" come si è definito lui stesso più volte nel corso del comizio tenuto su di una fioriera, era accompagnato da Paolo Parentela, il più votato on line tra i candidati del movimento 5 stelle della città. Afferrato un microfono sotto la pioggia ("Piove, governo tecnico", ha detto), Grillo si è anche rivolto ad un'impiegata della Prefettura chiedendo di poter salire a parlare da uno dei balconi del palazzo di governo che danno sulla piazza. L'impiegata, però, non ha risposto ed è frettolosamente rientrata.

    Informazione marcia. "Più che la politica in Italia é marcia l'informazione, comprata e di parte. Ormai la maggior parte dei giornalisti, non tutti fortunatamente, sono dei linoleum del potere. Ci si puliscono le scarpe sopra, sono cointeressati". Così Beppe Grillo a Catanzaro. "Basta vedere questa reazione - ha aggiunto - nei nostri confronti e nei miei personali: sei un dittatore, tua moglie ha la pelliccia. Poi sono venuti a filmare dove abito. Cercano di svuotare prima me e poi i nostri candidati"

    Monti è lo spread. "Chi è lo spread? E' lui, Mario Monti. Mi dispiace che anche Berlusconi adesso dica queste cose: ma come, Monti dà le dimissioni e lo spread diminuisce? La Borsa? Va su di due punti. Da quando Monti non c'é più hanno fatto un'asta dei Bot e non è mai andata così bene". Lo ha detto Beppe Grillo a Catanzaro. "Il mercato deve dire la verità - ha aggiunto Grillo - finora ci ha raccontato balle. Ha preso in grande considerazione lo spread, ma non vedete che è una presa per il culo?".

    Berlusconi. "Abbiamo un Paese che è in bancarotta e si ripresentano gli artefici di tutti questo. C'é di nuovo Berlusconi, che mi fa anche tenerezza, perché sembra il cofano di un maggiolino con quella faccia. Zampetta da una televisione all'altra, ma non ha capito che ormai è in discesa e se va in televisione non prende voti". Lo ha detto Beppe Grillo a Catanzaro.

    Parlamento di nominati. "In Italia oggi abbiamo mille parlamentari nominati da cinque segretari di partito. E io sarei quello antidemocratico. Il nostro movimento, invece, è mettere dei cittadini come voi dentro il Parlamento con altri cittadini fuori a dargli una mano". Così Beppe Grillo a Catanzaro. "Noi abbiamo fatto le votazioni on line - ha aggiunto - e sono usciti i candidati che si sono autorganizzati. Tutto a costo zero, non abbiamo chiesto un euro a nessuno".

    Nessun rimborso. "Siamo l'unico movimento, ed abbiamo già firmato in questo senso, che, se entreremo in Parlamento con il 20%, come ci dicono loro, avremo diritto come rimborsi elettorali a 105 milioni di euro che noi, però, non prenderemo. Bravi? No, coglioni. Vogliamo vedere quale partito ci seguirà su questa strada". Lo ha detto Beppe Grillo a Catanzaro.

    Cento eletti, gli altri li controllano. "Noi del Movimento 5 stelle siamo milioni. Cento saranno eletti, mentre la maggior parte sarà fuori a controllare ciò che fanno quelli che sono dentro". Lo ha detto a Catanzaro Beppe Grillo.

    Onestà torni di moda. "Noi dobbiamo fare tornare di moda l'onestà e fuori moda tutto il resto". Lo ha detto Beppe Grillo a Catanzaro. "Continueranno a dire - ha aggiunto - che col 20% non faremo niente. Noi non vogliamo fare niente col 20. Ci alleeremo solo con altri cittadini, comitati e associazioni No Tav e No Ponte".

    DL Firme: "Hanno fatto una legge per metterci in difficoltà. Siamo gli unici che devono raccogliere le firme per partecipare alle elezioni ed i tempi sono molto stretti". Lo ha detto Beppe Grillo a Catanzaro. "Si tratta - ha aggiunto - di fare un atto di democrazia. Anche noi abbiamo il diritto di partecipare alla competizione elettorale".

    Tv va usata. "I talk show televisivi sono trappole. Non ho mai detto di non andare in tv, ma di usare la tv. Sei tu che devi usare loro e non il contrario". Lo ha detto Beppe Grillo a Catanzaro. "Mi accusano di essere un dittatore - ha aggiunto - ma io conosco bene la televisione perché l'ho fatta per 30 anni".

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