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    Reggio C./Canale "Dimissioni Tuccio nascondono altro"

     

     

    Reggio C./Canale "Dimissioni Tuccio nascondono altro"

    02 apr 12 "Auspico che a distanza di alcuni giorni dalle dimissioni dell'assessore all'urbanistica Luigi Tuccio i tumultuosi mari della politica reggina e gli animi si siano sufficientemente rasserenati, sì da consentire un ragionamento pacato da contrapporre all'oblio della ragione". Lo afferma, in una nota, il consigliere del Pd al Comune di Reggio Calabria Massimo Canale. "Concorso - ha aggiunto - con quanti nelle ore immediatamente prossime alle dimissioni di Tuccio hanno osservato come in realtà egli sia stato costretto a dimettersi, anche in considerazione delle possibili conseguenze che la sua permanenza in Giunta avrebbe potuto sortire sui lavori della commissione d'accesso antimafia: non ne aveva alcuna intenzione e non l'ha mandato a dire, al punto da ingenerare con le sue prime parole confusione nella stampa e in chi gli sedeva vicino. Ma le dimissioni dell'avv. Tuccio, la sua conferenza stampa, la raffica di comunicati di solidarietà sono stati strumenti utili a qualcuno per distogliere l'attenzione da altre due questioni non meno attuali e scottanti, anzi". "La prima - ha sostenuto Canale - riguarda il cognato dell'ex assessore Tuccio, Massimo Pascale, stretto collaboratore di Giuseppe Scopelliti, dapprima al Comune per più di otto anni e ora alla Regione. E' superfluo rammentare come proprio dall'ufficio di gabinetto del Sindaco e oggi del Governatore transitino le faccende più delicate di un'amministrazione: nomine negli enti di sottogoverno, conferimenti di incarichi professionali, raccolta di istanze per la richiesta di contributi e concessioni e ancora tanto altro. La seconda questione riguarda l'assessore Morisani la cui condotta, pur non avendo alcuna rilevanza penale come tempestivamente puntualizzato all'indomani dell'operazione 'Raccordo' dal procuratore Pignatone, è ben più imbarazzante del 'peccato d'amoré dell'ex assessore Tuccio. Tuccio si è ritrovato dei legami parentali che non si è scelto; Morisani, al contrario, da quanto ne sappiamo, avrebbe ricercato appoggio elettorale in campo minato, magari, a tutto voler concedere, non sapendolo. Ma la sostanza ci dice che in quella occasione Arena ha taciuto e l'assessore ai Lavori pubblici è rimasto inchiodato al suo posto". "La mia riflessione, allora - ha concluso Canale - è che bufera scatenata attraverso Tuccio sia servita a far calare il silenzio sul resto. Con la medesima pacatezza di allora ritengo che Morisani dovrebbe fare un passo indietro. Non lo giudico, non spetta a me, ma gli chiedo, invocando il suo senso delle Istituzioni, di ammettere l'opportunità di un gesto che altri é stato costretto a compiere, e di riflettere sulla circostanza che dimettendosi dimostrerebbe assoluto senso di responsabilità in un momento storico in cui è proprio questo che si chiede a noi politici. In ultimo toglierebbe dall'imbarazzo i suoi stessi colleghi di maggioranza costretti a svolgere il ruolo di suoi difensori di ufficio ma senza troppa convinzione. Basti dire che all'indomani della mia prima riflessione pubblica sull'opportunità che Tuccio lasciasse ho ricevuto congratulazioni da diversi esponenti di centrodestra".

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