CGIL : emergenza sanitaria a Rossano e nella sibaritide - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

CGIL : emergenza sanitaria a Rossano e nella sibaritide

28 mar 11 « La relazione redatta con criticità ma anche con alcune proposte dai responsabili delle unità operative dell'Ospedale di Rossano con cui si denunciano le difficoltà e le carenze del presidio ospedaliero non può essere intesa come una delegittimazione della struttura ma viceversa è un atto di grande responsabilità e generosità verso i cittadini, i malati e il territorio nell'ottica di migliorare l'offerta sanitaria che rischia di non garantire i livelli essenziali di assistenza previsti ». Lo afferma in una nota il Segretario générale della Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, Angelo Sposato. « La denuncia che arriva su iniziativa autonoma dei medici del presidio ospedaliero –aggiunge Sposato- è da intendersi come un allarme ma anche come una richiesta di aiuto che gli stessi pongono ai vertici sanitari, al Prefetto di Cosenza, alla politica tutta, al sindacato, a tutta la classe dirigente. Le reazioni scomposte dovrebbero lasciare spazio ad una comunione di intenti nell'interesse collettivo partendo da un cenno di soldarietà e vicinanza su un tema così delicato posto dagli operatori sanitari che giornalmente si confrontano con l'emergenza salute, assumendosi responsabilità che vanno oltre i loro ruoli e le loro funzioni e rischiando in prima persona. La relazione dei medici denota e certifica lo stato di emergenza del nostro territorio sui temi sanitari che come confederazione sindacale stiamo denunciando da tempo. Un territorio che oltre l'emergenza sanitaria è in emergenza lavoro, legalità, a rischio ambientale ed infrastrutturale, con i cittadini che si sentono abbandonati a se stessi e con una classe politica che non sempre, tolte alcune eccezioni è capace di rappresentare gli interessi collettivi e i diritti costituzionalmente garantiti come quello alla salute. Un territorio che sta diventando una polveriera sociale che rischia di esplodere da un momento all'altro, per questo occorrono al più presto delle iniziative che diano risposte a tutto il disagio sociale. Ben vengano allora i controlli e le ispezioni a partire dalla sanità. Ci saremmo aspettati a dire il vero e ci aspettiamo una iniziativa specifica verso il Commissario Scopelliti per riaprire un confronto immediato con le istituzioni locali e con le parti sociali come da tempo chiediamo sui temi della salute e della medicina del territorio, rivedendo l'impostazione del piano di rientro dal debito sanitario della Regione Calabria che fa pagare il prezzo più alto ai cittadini della sibaritide, del Pollino e del tirreno cosentino che subiscono quotidanamente lo smantellamento di interi presidi ospedalieri territoriali senza garantire l'emergenza urgenza e congestionando di fatto i presidi delle Città più grandi che ospitano gli ospedali cosiddetti SPOKE creando i disagi a tutto il sistema e le carenze denununciate dai dirigenti delle unità operative nella loro relazione. E' grave altresì la denuncia circa la carenza della dotazione strumentale considerata obsoleta e la difficoltà di approvvigionamento di presidi e dei farmaci che pure avevamo denunciato come organizzazione sindacale pochi giorni addietro. La Cgil territoriale che nei prossimi giorni si recherà nei presidi ospedalieri ad incontrare gli operatori ed i malati, stante la gravità della denuncia ritiene utile chiedere al Sig.Prefetto di Cosenza, tra i destinatari della relazione, una iniziativa specifica con il Commissario alla Salute Governatore Scopelliti, la Provincia, i Sindaci, le forze politche e sociali per una disamina congiunta della situazione sanitaria provinciale e territoriale a partire dal presidio di Rossano.