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    Loiero candida Argirò a sindaco di Catanzaro per Autonomia e Diritti

     

     

    Loiero candida Argirò a sindaco di Catanzaro per Autonomia e Diritti

    28 mar 11 Il Pd calabrese continua a perdere pezzi ed alle prossime consultazioni per l'elezione del sindaco di Catanzaro vedrà il proprio candidato confrontarsi anche con l'attuale vicesindaco dell'esecutivo guidato dal democratico Rosario Olivo. Agazio Loiero, dopo giorni di incontri e riunioni, infatti, ufficializza quello che in città si sapeva in realtà già da giorni: sarà Antonio Argirò a correre per la poltrona di sindaco di Catanzaro per Autonomia e diritti col sostegno di Api. Argirò, dunque, arrivato al Pd via Margherita, segue le orme di Loiero, lascia il partito di Bersani ed affida ad Olivo la sua permanenza in Giunta sino alla scadenza del mandato. Ma l'emorragia nel Pd non si ferma qui, visto che nella lista di Loiero, saranno presenti anche due consiglieri uscenti, Vincenzo Febbe e Giuseppe Ioele, che andranno a fare compagnia a due assessori, Francesco Curcio e Tommasina Lucchetti, loieriani della prima ora. Con Argirò, spiega Loiero, Autonomia e diritti intende perseguire la strada della continuità con quanto di buono ha fatto la giunta in carica. Loiero, tuttavia, non esclude alleanze col Pd ed il centrosinistra, anzi. A Cosenza, spiega, sosterrà Enzo Paolini. Ma là, aggiunge, il candidato del centrosinistra lo ha coinvolto chiedendo il suo appoggio con il beneplacito della coalizione. A Catanzaro no. Questo non è successo. Ed al suo ex partito, Loiero rimprovera innanzi tutto di avere escluso a priori la possibilità di candidare uno degli assessori uscenti. Ma in caso di ballottaggio chissà: "non è detto che forze diversificate al primo turno non possano trovare un'intesa al secondo", dice. Forse capiterà anche di vedere il candidato alla presidenza della Provincia di Reggio Calabria sostenuto, insieme, da Loiero e dall'ex presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, che dal Pd è uscito proprio perché il partito non ha sciolto la sua riserva sulla contemporanea presenza alla Regione del gruppo di Autonomia e diritti e dello stesso Loiero nel gruppo Pd. Adesso tutti e due sono fuori dal partito e potrebbero ritrovarsi sotto la stessa bandiera a sostegno di un candidato, che qualcuno indica in Pietro Fuda, eletto al Senato nel 2006 grazie ai voti di Loiero, ma solo, spiega l'ex governatore perché un eventuale accordo sarebbe col candidato e non con Bova. E comunque, aggiunge, "non è detto che si faccia". Loiero, dunque, non esclude alcuna ipotesi di alleanza, tranne quelle col Pdl. "Da Crotone - racconta - ci avevano chiesto il sostegno, ma gli abbiamo detto subito no". Ma la vera "via maestra" in prospettiva futura, per Loiero, é il terzo polo. I sondaggi, ragiona l'ex presidente della Regione, danno un 40% di indecisi che molti sondaggisti prevedono possano confluire sul terzo polo. Quest'ultimo, spiega Loiero, è partito male e deve superare la difficoltà di attecchire nei territori, ma "la via è quella". D'altra parte, ricorda Loiero, in Italia un anticipo di terzo polo c'é già stato: la Democrazia cristiana. Partito del quale è stato uno storico dirigente e nel quale ha militato fino alla sua scomparsa.

    "Alle regionali Ciconte voleva candidarsi nella lista del Pd ma chiedendo altre candidature che non potevo garantire". A dirlo è stato Agazio Loiero rispondendo ai giornalisti sui suoi rapporti con l'ex capogruppo di Autonomia e diritti alla Regione Vincenzo Antonio Ciconte,. nel corso della conferenza stampa di presentazione della candidatura a sindaco di Catanzaro di Antonio Argirò. "Fu così - ha proseguito Loiero - che la notte prima della presentazione delle liste Ciconte entrò in quella di Autonomia e diritti, chiedendo di essere il capogruppo, mentre Antonio Scalzo passò in quella del Pd. Poi, dopo la mia uscita dal Pd, c'é stato un suo riavvicinamento al partito. Posizioni politiche, evidentemente, che cozzano. Dei rapporti personali non parlo, appunto perché troppo personali".

     

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