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    La proposta della Cgil per Rossano

     

     

    Programmi e rilancio della contrattazione sociale, la proposta della Cgil per Rossano

    03 mar 11 Le elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Rossano sono ormai alle porte e ci sembra necessario ed urgente invitare le forze politiche della città ad un'assunzione di responsabilità collettiva. La crisi socioeconomica in atto investe anche la nostra Città e la mancanza di lavoro rappresenta la piaga più grave che affligge il territorio della Sibaritide. La Cgil auspica una campagna elettorale scevra di invettive personali ed eccessi polemici, perchè, al contrario, urgono idee e programmi adeguati alla fase storica che vivono gli enti locali, fortemente penalizzati da pesanti scelte governative. Serve un confronto, da aprirsi al più presto, attraverso la partecipazione, ai cittadini, alle associazioni ed alle rappresentanze di interessi presenti nel territorio. La nuova classe dirigente scelta dai cittadini, attraverso il voto, dovrà prioritariamente confrontarsi ed affrontare molteplici esigenze. Tra queste il rilancio dell'economia locale, la messa in sicurezza del territorio, la legalità, il mantenimento e se possibile, nonostante i tagli governativi, l'aumento di servizi pubblici dedicati ai bambini, ai giovani, agli anziani ed alle famiglie meno abbienti. La Cgil propone, nel rispetto delle autonomie di ciascuno, alcuni temi su cui la politica dovrebbe misurarsi per far diventare la prossima campagna elettorale un vero laboratorio di proposte e, quindi, un'occasione da non perdere: gestione del territorio, emergenza rifiuti, riconversione centrale termoelettrica, iniziative per favorire l'occupazione giovanile, sostegno alle imprese, infrastrutture, sanità, centralità del lavoro e della partecipazione democratica. Si parta dal welfare locale e dalle tante risposte che nuove politiche sociali possono dare per contrastare gli effetti di una crisi scaricata soprattutto sulle fasce più deboli. Servono scelte in grado di costruire uguaglianze e che permettano a chi meno possiede e guadagna di avere accessi gratuiti o agevolati ai servizi pubblici e che contrastino scelte regionali e nazionali che vanno in tutt'altra direzione. Inoltre il disagio abitativo, i servizi educativi per l'infanzia, la condizione degli anziani, le liste d'attesa rappresentano problemi urgenti da affrontare, unitamente ad interventi complessivi sul sistema rette/tariffe per i servizi a domanda individuale, definiti con le parti sociali, per migliorarne la qualità e l'accesso, oltre che per ragionare sulla diminuzione delle tariffe per i servizi erogati sul territorio per i redditi più bassi e con particolare attenzione ai monoredditi anziani/non-autosufficienti e portatori di Handicap ed alle famiglie monogenitoriali costituite da donne sole con figli minori. Rossano ha bisogno di risposte ai problemi reali esistenti e non di slogan elettorali. L'annosa vicenda che ruota intorno alla centrale termoelettrica di c.da S'Irene deve trovare nei programmi elettorali precise posizioni politiche. Occorre un'avanzamento culturale nell'approccio alla discussione per la difesa di una realtà industriale tra le più importanti della Regione. La Cgil ritiene necessario salvaguardare e rilanciare il sito industriale e chiede alla politica di esprimere una precisa volontà volta a riaprire la trattativa con Enel. Non possiamo accontentarci di una discussione limitata a riprodurre schieramenti, ma pretendiamo una discussione di merito. Tra le priorità si segnala la problematica che afferisce al ciclo dei rifiuti. Il nuovo Consiglio Comunale, e per esso l'Esecutivo dovrà esercitare un ruolo attivo che porti alla definizione del piano provinciale dei rifiuti, strumento irrinunciabile per affrontare definitivamente un problema di cui Rossano è investita direttamente. Crediamo non si possa prescindere da un progetto che coinvolga gli altri Comuni della Sibaritide, che guardi alla raccolta differenziata porta a porta, anche per le opportunità di lavoro connesse ad una scelta di questo tipo, ed alla costruzione di impianti industriali, ecocompatibili, che valorizzino i prodotti della raccolta differenziata superando così l'attuale ed insostenibile situazione che vede nell'abbanco indifferenziato presso le discariche, Bucita o altre, l'unico modello di gestione dei rifiuti. Tra le emergenze la Cgil annovera quella sanitaria. In queste ultime settimane, infatti, nel territorio del Pollino, della Sibaritide e dell'Alto Tirreno Cosentino si stanno consumando vere crisi emergenziali nel sistema sanitario pubblico. Le strutture delle maggiori Città, tra cui Rossano, Corigliano e Castrovillari sono al collasso e nelle aree interne gli operatori sanitari sono in continuo allarme emergenziale anche in virtù di un modello di sanità calato dall'alto, iniquo e non partecipato, voluto dal Governatore Scopelliti. Crediamo maturi i tempi per rompere gli indugi, i tatticismi politici, ed aprire una vertenza sanitaria territoriale che coinvolga le Istituzioni, ad iniziare dalla Provincia, e le popolazioni del territorio a difesa del diritto alla salute e che trovi nell'Amministrazione Rossanese un soggetto attivo e partecipe. Ospedale nuovo della sibaritide, turismo, rilancio del centro storico, appalti pubblici e legalità intrecciano le proposte già indicate e auspichiamo vada anche in tal senso la costruzione di liste di consiglieri comunali adeguati e portatori di una moralità documentata. Tra le questioni degne di approfondimento resta quella legata all'ammodernamento della statale 106. La cosiddetta strada della morte continua a registrare, anche nel territorio Rossanese, l'aumento del numero degli incidenti mortali, ma paradossalmente a questo esponenziale aumento di perdita di vite umane corrisponde il progressivo depauperamento delle risorse destinate all'ammodernamento dell'infrastruttura viaria. Non possiamo e non dobbiamo accontentarci di interventi volti alla messa in sicurezza, siano essi rotonde o sottopassi così come da proposte avanzate nelle ultime settimane, ma bisogna costruire un movimento democratico, formato dalle istituzioni, dalle associazioni e dal sindacato unitario, che consenta la riapertura di un tavolo nazionale da cui far scaturire una soluzione definitiva, partecipata e sostenuta dal territorio. Abbandonarsi ad accettare soluzioni tampone potrebbe far definitivamente tramontare un'ipotesi di sviluppo complessiva a cui Rossano ed il territorio non possono rinunciare. Una proposta, la nostra, che tende a rafforzare il ruolo strategico dell'Area Urbana Corigliano-Rossano e che proietti questo territorio verso un rinnovato ruolo di protagonismo attivo nel panorama politico-sociale Regionale e Provinciale, che deve partire da una attenta verifica dell'accordo di programma quadro sull'area urbana, a suo tempo fortemente voluto dalla Cgil, per capire cosa è stato fatto e cosa rimane da fare per definitivamente guardare allo sviluppo possibile per quest'area. Idee, progetti, programmi, in definitiva, quello che chiediamo alla politica, affinchè gli elettori possano fare le loro libere valutazioni ed anche la Cgil possa, senza preconcetti, manifestare la propria opinione e determinare le proprie scelte.

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