Intrieri “Minori coinvolti in fatti di cronaca, famiglie non reggono solitudine” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Intrieri “Minori coinvolti in fatti di cronaca, famiglie non reggono solitudine”

25 giu 11 "Oggi tre minori calabresi si sono resi responsabili di violenza sessuale a danno di alcune prostitute e solo di ieri la notizia di altri tre ragazzi impiegati dall'organizzazione per lo spaccio di droga. I ragazzi di Rende sono figli di gente normale. I genitori impiegati e operai. Vivono in una città tra le più evolute della regione". E' quanto afferma, in una nota, Marilina Intrieri, garante per l'infanzia e l'adolescenza. "Cosa scatta in questi ragazzi - prosegue Intrieri - perché sentono il bisogno di una affermazione attraverso la violenza e poi, su donne prostitute. Quali modelli li portano a cosi gravi atti che segneranno per sempre la loro vita, la loro crescita. Sono segnali chiari che il familismo mediterraneo non regge più. Le famiglie calabresi non reggono più la solitudine, il loro essere lasciati soli con il loro carico di problemi. Il lavoro, quello che manca, l'assenza di servizi che accompagnino le famiglie nel loro difficilissimo percorso. In questa loro situazione di difficoltà, la loro difficoltà ad intercettare le spie del disagio nei propri figli". "Ragazzi per cui le prostitute - prosegue Intrieri - non sono persone, esseri umani, ma oggetti per il loro disprezzo, che non hanno diritti e pertanto per loro incomprensibile la gravità dei reati compiuti. Urgono in Calabria strumenti per gli adolescenti e per le famiglie che non possono essere più lasciate sole con i loro drammi. Consultori, equipe territoriali stabili per la salute giovanile, progetti obiettivi per il benessere dei ragazzi e delle famiglie, patti territoriali per la salute. Chiederò un tavolo urgente alla vicepresidente Antonella Stasi perché con il Garante degli adolescenti incontri le aziende sanitarie, il provveditore agli studi,i comuni capoluogo, le province, il volontariato il terzo settore, il volontariato laico e cattolico per processi di integrazione e il sostegno socio sanitario ai ragazzi e alle loro famiglie che sono lo strumento principale per indagare il disagio minorile".