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    Cesare Marini “La Stasi disattende impegni presi su aeroporto Sibari”

     

     

    Cesare Marini “La Stasi disattende impegni presi su aeroporto Sibari”

    22 giu 11 "Il vice presidente della Giunta regionale ha sostenuto il potenziamento degli aeroporti di Reggio e Crotone e l'inattualità dell'aeroporto di Sibari. Ha, inoltre, aggiunto di esprimere un'opinione condivisa dal Presidente della Giunta e che, per favorire il collegamento tra lo scalo di Sant'Anna e la pianura di Sibari, si pensa di utilizzare la linea ferroviaria con corse continue, come usano fare le metropolitane". Lo afferma, in una nota, Cesare Marini. "Questa impostazione degli scali aeroportuali, come esplicitata da Antonella Stasi - ha aggiunto - fa giustizia di tutte le decisioni formalmente assunte e mai contestate. La costruzione dell'aeroporto di Sibari è stata prevista nel piano delle infrastrutture predisposto dall'allora assessore regionale ai Lavori pubblici Aurelio Misiti, e approvato dalla Giunta regionale presieduta da Chiaravalloti. Lo scalo non solo era indicato tra gli obiettivi del Piano, ma ritenuto tra gli impegni prioritari. Inoltre l'opera era stata giudicata utile nelle finanziaria del 2000, presentata e approvata dal centrosinistra, all'epoca del governo Amato, con uno stanziamento di venti miliardi di lire e identica opinione espresse il successivi governo Berlusconi nel 2001, destinando nella finanziaria di quell'anno un accantonamento di sei miliardi di lire. I finanziamenti non furono utilizzati per la mancanza, all'epoca, del progetto esecutivo, dotato delle relative autorizzazioni". "Non credo - ha sostenuto Marini - che un autorevole esponente della Giunta regionale possa annullare decisioni assunte in documenti nazionali e regionali; accettare questo metodo significherebbe introdurre l'arbitrio nell'esercizio di governo. Se si vuole modificare un orientamento solennemente assunto si sottoponga la questione agli organi regionali che potranno rivedere la volontà dell'Ente per la parte di loro competenza. Sarebbe grave dover constatare che l'Esecutivo regionale è corroso dal tarlo del localismo a danno dell'interesse generale. Oppure immaginare che la validità di un servizio non si misuri dalla sua obiettiva validità ed economicità, ma dalla volontà di chi è preposto ai processi decisionali, che, a suo arbitrio, artificiosamente premia territori, negando ad altri aspettative più meritevoli. Se così fosse si dovrebbe recriminare sugli atteggiamenti responsabili della provincia di Cosenza che, sebbene rappresenti il 40% del territorio regionale, da più decenni non ha preteso di concorrere all'elezione di un Presidente della Giunta". "Una franca discussione in Consiglio regionale - ha concluso Cesare Marini - potrebbe chiarire il significato autentico della presa di posizione del vice presidente Stasi".

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