PD: Musi presenta dimissioni ma Bersani le respinge - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

PD: Musi presenta dimissioni ma Bersani le respinge

06 giu 11 Il commissario del Pd in Calabria, sen. Adriano Musi, ha offerto le sue dimissioni dall'incarico al segretario Pierluigi Bersani ed alla Direzione nazionale del partito che si è riunita oggi a Roma. Dimissioni che sono state respinte all'unanimità. "Per evitare che iniziasse la ricerca del responsabile mi sono attribuito in toto le responsabilità del voto calabrese alle amministrative offrendo le dimissioni che sono state respinte col mandato di continuare sulla strada intrapresa della ricostruzione del Pd in Calabria" ha spiegato Musi all'ANSA al termine della riunione della Direzione. Direzione che si è conclusa con l'approvazione all'unanimità della relazione del segretario Pierluigi Bersani nel corso della quale ha affrontato anche il tema dello stato del Partito al sud, evidenziando che "nel Mezzogiorno vediamo segni di crisi del rapporto tra politica e società, sbandamento, disaffezione. C'é un'esigenza di riscatto, di avanzamento della società - ha rimarcato Bersani - che non ha incrociato il Pd. E quindi bisogna sperimentare un meccanismo ordinato di rinnovamento e garantire l'autonomia del partito rispetto agli eletti". Ed a proposito di Sud, Musi ha proposto a Bersani un incontro con i componenti calabresi della Direzione "per una discussione serie e più approfondita. Proposta - ha detto il commissario regionale del Pd - che il segretario ha accolto riservandosi di farci sapere la data". "Nel mio intervento in direzione - ha poi detto Musi - ho anche spiegato che il dato in controtendenza al resto del Paese registrato in Calabria va letto con attenzione. Non può passare solo come un dato negativo. Sicuramente le amministrative sono state negative nei capoluoghi, ad esclusione di Crotone, ma nel resto della regione sono state positive. Abbiamo anche conquistato 20 nuove realtà. E poi ho rimarcato che il dato calabrese va letto sapendo che le sconfitte non sono tutte uguali. Quella alle regionali dello scorso anno lasciava in eredità un gruppo dirigente diviso. Queste amministrative, a partire da Reggio Calabria e Catanzaro, ci lasciano un'eredità positiva, costituita dai giovani che si sono candidati e quelli che sono stati eletti che danno una speranza per il futuro. Oltretutto non bisogna neanche dare la sensazione che i calabresi non sappiano cogliere i percorsi positivi avviati dal Pd". "Adesso - ha detto Musi - bisogna proseguire sul percorso intrapreso, anche con la strada dei congressi come segnale di rigenerazione di un gruppo dirigente che sappia interpretare il progetto politico del Pd".