Tavolo di partenariato della Provincia di Cosenza, le proposte di Cigl, Cisl e Uil - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Tavolo di partenariato della Provincia di Cosenza, le proposte di Cigl, Cisl e Uil

25 gen 11 Per impegni precedentemente assunti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil non potranno prendere parte al tavolo del partenariato economico e sociale della provincia di Cosenza convocato per domani 26.01.2011 dal Presidente della Provincia Mario Oliverio. “La convocazione – spiegano i segretari confederali – è arrivata soltanto oggi, e non è stato possibile rinviare gli appuntamenti istituzionali presi anzitempo”. Tuttavia, i quattro segretari della provincia di Cosenza Giovanni Donato e Angelo Sposato (Cgil), Antonio Russo (Cisl) e Antonio lento (Uil) pur non potendo essere presenti all’incontro hanno stilato un documento da recapitare al presidente Oliverio contenente le proposte delle organizzazioni sindacali in merito alla stesura del “Rapporto di priorità strategiche, territoriali e settoriali” di cui il tavolo del partenariato economico e sociale dovrà essere attore principale. A nostro avviso – hanno concordato Donato, Sposato, Russo e Lento - è necessario che Provincia, Comuni e organizzazioni sindacali inizino un confronto serrato e proficuo sui temi del welfare locale, la mobilità, la sicurezza, le politiche fiscali, tariffarie, produttive e di bilancio. “E’ nostra ferma convinzione - hanno proseguito i sindacalisti - che per riuscire ad emergere da un momento di crisi come quello che si sta vivendo da ormai diversi anni è necessario rilanciare dal basso un modello di sviluppo che punti a valorizzare e sostenere le vocazioni economiche di ogni singolo territorio”. Per il sindacato confederale cinque sono i punti prioritari sui quali il tavolo del partenariato economico e sociale dovrà fare leva per riuscire a far emergere la provincia di Cosenza dalla situazione di immobilismo economico e produttivo nel quale versa.
1)Infrastrutture. “E’ quanto mai necessario dotare il nostro territorio - insistono i leader di Cgil, Cisl e Uil - puntare sull’adeguamento infrastrutturale del territorio. Le infrastrutture (rete stradale, autostradale e ferroviaria, la rete fognaria, la rete idrica elettrica e di trasporto e distribuzione del gas, le strutture portuali e aeroportuali, nonché ai servizi afferenti al trasporto pubblico locale) rappresentano la colonna vertebrale dell’economia della nostra Provincia”. Particolare attenzione per il sindacato confederale deve essere data per la messa in sicurezza della S.S. 106, al completamento dell’A3, alla realizzazione dell’aeroporto della Sibaritide e del porto di Corigliano.
2) Politiche ambientali. In un territorio come la provincia di Cosenza, in continuo allarme dissesto idrogeologico è quanto mai necessario per i segretari confederali puntare sulla messa in sicurezza del territorio. “La prevenzione è indispensabile. Sarebbe opportuno – ammoniscono – utilizzare le risorse non a posteriori per cercare di salvare il salvabile ma piuttosto a priori, cercando di lavorare di più sulla prevenzione e la salvaguardia del territorio”. Operazione che per il sindacato confederale è fattibile considerate le risorse economiche (Ue) e umane (forestali).
3) Politiche energetiche. Il sindacato confederale mira alla rivisitazione del piano regionale in materia di energia. Un piano che tenga conto dell’energia alternativa, quale potrebbe essere quella della Centrale del Mercure e della riconversione della centrale Enel di Rossano.
4) Sanità. Le organizzazioni sindacali non si oppongono al piano di ristrutturazione della sanità calabrese purché sia sempre considerata prioritaria la tutela e la salute dei cittadini e non gli interessi dei singoli territori. A tal proposito, considerata la vastità della Provincia di Cosenza, il sindacato confederale sottolinea la necessità di una ripresa del dialogo con il Presidente della giunta Giuseppe Scopelliti in merito alla realizzazione dell’ospedale unico della Sibaritide.
5) Agroalimentare. E’ quanto mai necessario per Cgil, Cisl e Uil puntare sul rilancio produttivo del territorio, la tutela dei cittadini più deboli (famiglie monoreddito, pensionati, disoccupati e precari) sia dal profilo economico che dei servizi erogati e la salvaguardia occupazionale.
“E’ nostra ferma convinzione – hanno ribadito Donato, Sposato, Russo e Lento - rilanciare dal basso un modello di sviluppo che punti a valorizzare e sostenere le vocazioni economiche di ogni singolo territorio. Da noi sarà necessario puntare sull’agroalimentare, sulla montagna e sull’archeologia cercando di avere un indirizzo di spesa che non porti sprechi, finanziamenti inutili o cattivi investimenti ma che implementi la produttività dei siti e renda i territori attrattivi sia sotto il profilo economico che turistico”. I tre segretari generale, nel ribadire la necessità di far diventare il tavolo del partenariato economico e sociale uno strumento permanente di confronto, sollecitano una fattiva partecipazione di Provincia, Comuni e Assindustria. In particolare chiedono al presidente Oliverio di accelerare i tempi per la costituzione della commissione tripartita che ha il compito di indirizzare le politiche di formazione, di ricollocamento e di collocamento occupazionale. Ai Comuni chiedono maggiore impegno verso scelte di politiche di bilancio partecipato mentre ad Assindustria propongono una maggiore attenzione ai distretti della provincia. Infine, una richiesta di incontro viene avanzata anche al presidente dell’Asi Diego Tommasi, per cercare di rendere le Asi “volano di sviluppo e non bacini improduttivi e comatosi”. “Solo se il territorio diventerà il protagonista di ogni scelta politica, istituzionale ed economica la crisi- concludono i segretari generali - non sarà una minaccia ma un’opportunità che responsabilizzerà cittadini ed amministratori.