Napoli: "Italia infangata da chi dovrebbe rappresentarla"

21 gen 11 ''Siamo entrati nella zona dei 'sepolcri imbiancati', come l'evangelista Matteo chiamava le tumulazioni tanto nitide fuori quanto piene dei vermi della decomposizione. L'on. Fini (ho troppo rispetto per la presidenza della Camera) si e' fatto quarto grado di giudizio e da un pulpito inappropriato come il suo ha sentenziato che il buon nome dell'Italia e' infangato da chi dovrebbe rappresentarla''. E' questa la dura risposta che arriva dal vice Presidente del gruppo della Camera del Pd, Osvaldo Napoli alle parole del Presidente della Camera intervenuto stasera a Reggio Calabria.. '' Fini non ha fatto nomi ma forse nelle sue parole doveva esserci una vaga allusione al presidente del Consiglio. Se le cose stanno in questi termini, rigiro all'on. Fini la domanda: se l'autorita' costituzionalmente titolare dell'accusa usa e abusa di questo potere per mettere costantemente sotto accusa la stessa persona con ipotesi le piu' diverse di reato, verra' mai all'on. Fini il sospetto che proprio l'autorita' dell'accusa sta infangando il buon nome della giustizia italiana e dell'Italia tutta?''

Fini lavora per salvare l'Italia. ''Gli applausi, piu' che a me vanno indirizzati a Gianfranco Fini, e posso affermare che e' la personalita' che sta in tutti i modi lavorando per salvare l'Italia''. Lo ha detto Angela Napoli, parlamentare di Futuro e liberta', aprendo la manifestazione del movimento che fa capo a Gianfranco Fini nell'auditorium ''Calipari'' del Consiglio regionale della Calabria, gremito in ogni ordine di posti. Fini e' arrivato nella sala accompagnato dal presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, con il quale aveva avuto un colloquio di carattere istituzionale. Il deputato di Fli, Fabio Granata, ha ricordato che ''il nostro e' il solco del patriottismo costituzionale e repubblicano. La mafia e' questione di liberazione nazionale. Quella rappresentata in questi giorni - ha detto ancora Granata - non e' l'Italia vera ma e' un mondo che sara' presto superato dalle pratiche della buona politica''. Subito dopo e' intervenuta Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato di cassazione Antonino Scopelliti, assassinato il 9 agosto del 1991 a Campo Calabro. ''La legalita' - ha detto - non puo' essere mero rispetto delle regole, ma va da tutti declinata con le parole dignita', onesta' e moralita'. La mafia non e' solo spietata organizzazione criminale ma e' forte perche' e' dentro lo Stato, trova connivenze e collusioni''.