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    Sindacati pensionati: "Col ticket sanita' oltre a danno, la beffa"

     

     

    Sindacati pensionati: "Col ticket sanita' oltre a danno, la beffa"

    13 gen 11 ''Il ticket sui farmaci e sulle prestazioni specialistiche rappresenta in Calabria la beffa, aggiunta al danno di un ingente debito sanitario di cui i cittadini calabresi non hanno responsabilita', che in un sistema normale non esisterebbe''. E' quanto si afferma in una nota congiunta dei sindacati dei pensionati di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp. ''Beffa rappresentata anche dall'iniquita' del nuovo sistema di esenzione, delle sue limitazioni - prosegue la nota - che fa pagare oggi famiglie disagiate, precedentemente esenti con il sistema Isee. Dal primo gennaio 2011 e' dunque in vigore il nuovo sistema di esenzione, sul quale pero' non e' stata data nessuna informazione. Sul quale il sistema sanitario regionale non e' intervenuto per dare indirizzi di comportamento omogeneo. Sul quale persistono confusione e incompetenze. Secondo tale nuovo sistema i medici di famiglia dovrebbero automaticamente attestare il diritto di esenzione reddituale dei propri assistiti, sulla base di uno specifico elenco informatico in loro possesso. Coloro i quali non sono presenti in elenco e ritengono di avere diritto all'esenzione, devono recarsi presso i distretti sanitari per autocertificarne il diritto''. ''Gli elenchi dei medici di famiglia - prosegue la nota - aggiornati a marzo 2010, e gli uffici dei distretti incapaci di gestire il mutamento, costringono i cittadini a file interminabili presso i propri medici prima e presso gli sportelli dei distretti per poi, magari per sentirsi rispondere:'ritorni fra tre mesi' oppure ''non ha diritto''. ''I ticket sono una misura, in se' - sostengono i sindacati - iniqua ovunque; ma lo sono ancor di piu' nella regione piu' povera d'Italia, peraltro col peggiore sistema sanitario. Pensionati, anziani, disabili, magari provenienti dai paesi interni dove il sistema di trasporto pubblico e' pressoche' inesistente, sono costretti in questi giorni a file, ripetute ed interminabili, presso gli sportelli dei distretti sanitari spesso senza ricevere risposte adeguate. E le difficolta' si moltiplicano per gli ultimi tra gli ultimi, i disabili, travolti letteralmente dal supplizio delle file in ambienti spesso inidonei ai portatori di handicap''

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