Musi (PD): "Evitare i disagi per i farmaci a pagamento" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Musi (PD): "Evitare i disagi per i farmaci a pagamento"

23 feb 11 "Dal primo marzo i farmacisti delle province di Catanzaro e Cosenza passeranno all'assistenza indiretta, con la conseguenza che i cittadini interessati dovranno acquistare i farmaci per poi chiedere un eventuale rimborso alle aziende sanitarie di riferimento. Le conseguenze saranno pesanti soprattutto per gli ammalati cronici e gli anziani che non sempre si trovano in condizioni economiche tali da consentire loro di sopportare i costi per le cure necessarie". E' quanto afferma, in una nota, il commissario regionale del Pd Adriano Musi. "E' quindi necessario - sostiene Musi - che il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, intervenga per evitare i problemi enormi che ne deriveranno per la popolazione. Le associazioni dei farmacisti delle due province interessate lamentano pesanti passività dovute al mancato rimborso dei farmaci da parte delle Asp di riferimento. A questo riguardo si rivela un'anomalia nel fatto che in alcune aree della Calabria, e segnatamente in quella di Reggio, tale situazione non si riscontra ed anzi il rimborso dei farmaci avviene con regolarità". "Chiediamo perciò al presidente Scopelliti, che è anche commissario per l'emergenza sanitaria e trattiene la relativa delega assessorile - sostiene ancora Musi - di chiarire da dove nasca questa disparità di trattamento ed in ogni caso di attivarsi affinché si trovi una soluzione che non comporti penalizzazione per gli utenti. Come garantirà la Regione, ed in che tempi, il rimborso delle spese farmaceutiche sostenute dagli utenti? Il rischio è che si prospettino tempi biblici e richieste di rimborso dall'esito incerto. Chiediamo inoltre al presidente, alla luce delle continue manifestazioni che stanno verificandosi in tutta la regione a causa della paventata chiusura di alcuni ospedali o del ridimensionamento dei servizi, di chiarire cosa sta succedendo nel settore della sanità calabrese. Ancora una volta suggeriamo al presidente di affrontare la questione ascoltando i territori e le categorie interessate, orientando la sua azione non solo in termini di contabilità ma alla luce delle conseguenze che un piano di soli tagli produrrà sul tessuto sociale della Calabria".