Caputo: "Strategici per il turismo i nuovi voli per la Calabria" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Caputo: "Strategici per il turismo i nuovi voli per la Calabria"

21 feb 11 ''Il rilancio strategico di una rinnovata offerta turistica e culturale della Calabria passa inevitabilmente dalla capacita' di attrarre negli aeroporti attuali e futuri il maggior numero di compagnie, nazionali ed internazionali, e soprattutto a basso costo''. A sostenerlo e' il presidente della Commissione regionale Affari istituzionali, Giuseppe Caputo. ''Fino ad oggi - aggiunge - e' stato questo il piu' difficile gap che ha ostacolato uno sviluppo della naturale capacita' attrattiva. Colmare questo vuoto storico e' diventato l'obiettivo prioritario per le politiche del turismo del presidente Scopelliti. Non possiamo che salutare con grande soddisfazione l'annuncio, da parte del Governatore, di nuovi collegamenti aerei, ufficializzato in occasione della presentazione dell'11/mo Rapporto sul turismo in Calabria, alla Bit di Milano conclusasi ieri''. ''L'aumento di voli nazionali ed internazionali - afferma Caputo - non puo' che essere salutato con favore da tutto il settore produttivo, imprenditoriale e turistico. Sono iniziative concrete finalizzate a porre la Regione nelle condizioni materiali ed infrastrutturali per poter competere alla pari nel mercato globale dei turismi. Questo impegno della Giunta sposa in pieno la nuova complessiva filosofia turistica alla quale il dipartimento guidato da Sergio Rio sta lavorando. L'impegno ad attrarre nuove compagnie a basso costo cammina di pari passo con la rinnovata strategia di comunicazione, che, attraverso un unico brand per la promozione della Calabria, contribuira' a potenziare l'efficacia del messaggio. In prospettiva ritengo auspicabile anche immaginare la realizzazione ed il lancio di nuovi scali aereoportuali, ad esempio nella Sibaritide''. ''Infine - conclude Caputo - credo vi siano tutte le condizioni perche' ulteriori e maggiori investimenti pubblici della Regione in questa direzione possano essere considerati non come aiuti di Stato, ma rivendicati come sostegni indispensabili all'azzeramento dello storico e grave gap infrastrutturale calabrese, anche rispetto al resto del Meridione''.