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    Famiglia di Paola distrutta dal Cancro, interrogazione dell'on. Laratta

     

     

    Famiglia di Paola distrutta dal Cancro, interrogazione dell'on. Laratta

    15 feb 11 Interrogazione urgente dell' on. Franco Laratta e altri al Persidente del Consiglio, al Ministro della Salute ed al Ministro dell'Ambiente sul drammatico “Caso Politano”, la vicenda che riguarda una famiglia di Paola (Cs) quasi completamente distrutta dal cancro, PER SAPERE PREMESSO CHE Nel corso di una iniziativa pubblica, tenutasi il 14 febbraio 2011 presso la Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza, presenti parlamentari, consiglieri regionali, il sindaco di Paola Roberto Perrotta, è stato chiesto di fare pienamente luce sul drammatico “Caso Politano”, la vicenda che riguarda una famiglia di Paola (Cs) quasi completamente distrutta dal cancro. La famiglia viveva da anni in un'abitazione adiacente ad un centralina per i servizi telefonici. L'unica superstite, Antonella Politano, da dieci anni si batte per mantenere la promessa che fece al padre in punto di morte: ottenere giustizia per i genitori, per la zia e per le sue tre sorelle, Gabriella, Annamaria, Patrizia che, una dopo l’altra, sono decedute dopo laceranti sofferenze per un tumore terribile che ne ha devastato i corpi fino a distruggerli. La superstite, ma anche gli organi di informazione e indagini giudiziarie, hanno fatto una ricostruzione puntuale di quanto accaduto. Secondo queste ricostruzioni, Vincenzo Politano, lavorava come custode nella vicina “Azienda di Stato per i Servizi Telefonici” (poi diventata Iritel, poi ancora Telecom ed ora Poste Italiane). La famiglia viveva in una casa posta all’interno di un enorme caseggiato, adiacente alla centralina telefonica; nel caseggiato abitavano anche altri dipendenti. Nella zona si respirava per anni un'aria pesante, molto forte, chiaramente non era aria pulita. Ma sembrava normale e nessuno si lamentava più di tanto. Anche i genitori di Antonella pensavano che i cattivi odori fossero prodotti dalle turbine. Non avrebbero mai potuto sapere che si trattava, con ogni probabilità, di sostanze altamente nocive, forse veri e propri veleni, che nel giro di pochi anni sarebbero stati causa di tanti morti. Nessuno, del resto, sembra fosse a conoscenza del fatto che quei fumi, che fuoriuscivano da una centralina telefonica, posta a qualche metro da civili abitazioni, rappresentavano un pericolo mortale per decine di persone. Nel 1984 muore la mamma di Antonella, Natalina. Il 6 agosto del 1988, a soli 39 anni, muore per carcinoma alle ovaie anche la sorella più grande, Gabriella. L’8 dicembre del 1988 muore la seconda sorella, Annamaria. Nel 2000 muore anche Patrizia. Negli anni successivi moriranno, pure, il padre Vincenzo e la zia Bernardina. Antonella Politano, si dedica così ad una lunga battaglia giudiziaria, combattuta senza risparmio di energie, per ottenere giustizia. Nel 1992 quella centralina venne smantellata. La Procura di Paola avvia un'inchiesta da cui emerse che all’interno della centralina esistevano ben 226 accumulatori di piombo sottoposti giornalmente a manutenzione ordinaria. Da questi accumulatori si sprigionavano sostanze tossiche e nocive, quali il solfato di piombo, che diventavano ancora più nocive sotto l’azione dell’acido solforico, sostanze classificate dallo Iarc, cancerogeno umano, gruppo 1, nonché vapori tossici provenienti dai raddrizzatori al selenio. Dall’inchiesta vennero fuori anche altre gravissime inadempienze da parte dell'Azienda. Il 30 novembre del 2007 sono stati rinviati a giudizio due dirigenti della centralina. Processati, vennero dichiarati non colpevoli con non luogo a procedere nei loro confronti, ma il danno ambientale prodotto fu riconosciuto e questo ha premesso alla famiglia Politano e a quanti sono rimasti vittima di quelle esalazioni di intentare una causa civile contro l’Azienda, ora di proprietà delle Poste Italiane. TUTTO CIO' PREMESSO, SI CHIEDE DI SAPERE: - SE IL GOVERNO E' A CONOSCENZA DI QUANTO SOPRA; - SE, NELL'AMBITO DELLE COMPETENZE DEI MINISTERI DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE, E' POSSIBILE ATTIVARE OGNI AZIONE AL FINE DI RENDERE GIUSTIZIA ALLA FAMIGLIA POLITANO; - SE NON SI RITIENE UTILE ATTIVARE UN'INCHIESTA MINISTERIALE SU QUANTO ACCADUTO A PAOLA IN SEGUITO ALL'ATTIVITA' DELLA CENTRALE PER I SERVIZI TELEFONICI NEL CORSO DEGLI ANNI DI OPERATIVITA'

     

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