Grillo: "Auspicabile proposta Scopelliti su legge elettorale" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Grillo: "Auspicabile proposta Scopelliti su legge elettorale"

15 feb 11 “Accolgo con favore l’idea del Presidente Scopelliti di modificare la legge elettorale regionale calibrandola sulla attuale legge in vigore per le Politiche”. Questa l’opinione del consigliere regionale Alfonsino Grillo, per il quale “una riforma in tal senso e’ auspicabile sotto vari aspetti. Il Presidente Scopelliti - dice - ieri ne gia’ ha evidenziati due molto importanti: la rincorsa al consenso ad ogni costo ed il conseguente rischio del voto di scambio, compreso quello con le organizzazioni malavitose. Oltre a questo, a me sembra che votare in Calabria come si vota in Italia servirebbe ad abbassare la soglia di disorientamento dell’elettore. Va ricordato che oggi, per ciascuna elezione che si svolge nel Paese- Europee, politiche, regionali, provinciali e comunali - esiste un diverso sistema elettorale”. Quanto alla scelta di liste bloccate, per Grillo non e’ vero che rappresentano una negazione di democrazia: “Ogni sistema elettorale, di per se’, - spiega - e’ neutrale. Spetta alla politica dargli dei contenuti. Se una formazione politica presenta liste bloccate che, mettiamo, escludono i candidati di una intera provincia, esiste certamente un problema democratico nei confronti degli elettori di quella lista. Ma e’ anche vero che quegli elettori hanno un forte potere sanzionatorio nei confronti di chi ha negato loro di essere rappresentati. Dunque sta ai partiti ed al loro candidato a presidente trovare l’equilibrio politico fra designazioni dei vertici ed aspirazioni della base”. (AGI) Oltre a queste considerazioni, ce n’e’ una ulteriore, secondo l’on. Grillo, che spinge a favore della riforma auspicata dal Presidente Scopelliti: “A colpi di leggine frutto di scelte contingenti, la Regione ha modificato il sistema elettorale che fu concepito, nel 1994, da Pinuccio Tatarella. Ma quel sistema era studiato in modo che i conti tornassero. Oggi, invece, la legge regionale e’ talmente confusa da prevedere la possibilita’ che si formi una maggioranza parlamentare superiore per numero a quella prevista dal nostro Statuto. La conseguenza pratica di questa situazione e’ stata la marea di ricorsi elettorali seguiti alle elezioni, che non ha avuto ripercussioni sul voto finale soltanto perche’, per fortuna, i risultati hanno fatto si’ che quadrassero alla perfezione i numeri della maggioranza e quelli della minoranza. Ma se si fosse verificata qualche anomalia, il rischio di dover tornare alle urne sarebbe stato concreto. Ecco un’altra ragione concreta per mettere subito mano all’attuale legge elettorale”