Marranghello (Fli) “Se Calabria a collasso rifiuti e’ anche colpa di Scopelliti” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Marranghello (Fli) “Se Calabria a collasso rifiuti e’ anche colpa di Scopelliti”

26 apr 11 “La questione rifiuti incomincia a far luce sulla reale capacità di incidere sui problemi calabresi dell’attuale governatore Scopelliti”. E’ quanto ha dichiarato Luciano Marranghello, menbro dell’Assemblea Nazionale nonché Responsabile Regionale degli Enti Locali di FLI. Certamente la drammatica e disastrosa situazione che la Calabria sta vivendo ha radici lontane ma non va dimenticato che l’attuale governatore – afferma Marranghello – ha anch’egli gravi responsabilità politiche. Non so perché ogni qualvolta si cercano responsabilità politiche il nome di Peppe Scopelliti non compare mai. Eppure va ricordato che egli nel periodo che va dal 1995 al 2000 è stato autorevole Presidente del Consiglio Regionale della Calabria e che dal 2000 al 2002 è stato anche autorevole Assessore regionale al Lavoro. E’ necessario ricordare quel periodo perchè – dichiara ancora Marranghello – in quegli anni tutti i presidenti della regione calabria quindi Nisticò, Caligiuri, Meduri e Chiaravalloti hanno ricoperto anche l’incarico di commissari per l’emergenza rifiuti ma nessun serio contributo è arrivato da lor signori alla soluzione del problema, ma al contrario invece hanno prodotto un anomale suddivisione del territorio calabrese che, si legge nella relazione Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, <<sembra obbedire alle specifiche esigenze della società TECVeolia, concessionaria privata di cinque dei sette impianti di trattamento presenti nella regione e localizzati, rispettivamente, a Reggio Calabria (località Sambatello), Siderno (RC), Rossano (CS), Gioia Tauro (RC) e Crotone (KR), tutti ricompresi nel sistema “Calabria Sud>>. Con la conseguenza che i rifiuti viaggiano da un capo all’altro della regione, per di più in un territorio montuoso e privo di adeguata viabilità, come quello calabrese con notevoli aggravi di costi per i comuni e per i cittadini. E dov’era Scopelliti quando si facevano queste scelte ? Inoltre – afferma Marranghello- va ricordato che il Governatore Giuseppe Scopelliti dal 22 luglio 2010 ha ricoperto anch’egli l’incarico di Commissario delegato all’emergenza rifiuti. E che tale incarico – sottolinea Marranghello – è stato salutato dal solito comunicato trionfalistico della regione calabria come << il risultato della scelta del nuovo Governo regionale di volersi assumere direttamente la responsabilita' di portare la Calabria fuori da una emergenza che ne sta logorando il territorio>>. L’8 marzo Scopelliti è stato sostituito e il risultato di circa otto mesi della sua diretta gestione commissariale è sotto gli occhi tutti. La Calabria è al collasso. In molti comuni anche costieri già l’aria è irrespirabile e il rischio di qualche epidemia con l’estate che si avvicina si sempre più concreto. Negli otto mesi in cui ha avuto anche la responsabilità della gestione commissariale quali sono le azioni, le attività, gli atti che Scopelliti ha compiuto per risolvere l’annoso problema della gestione dei rifiuti ? Perché non ha programmato, assumendo in sé tutti i poteri necessari, gli interventi che tutti auspicano vengano programmati per dare soluzione al problema ? Perché ha fatto cadere la rinnovata disponibilità della mia amministrazione comunale – comunicata personalmente dal sottoscritto al sub commissario Pugliano – ad ospitare nel territorio del mio comune un impianto di smaltimento ? Perché il Governatore Scopelliti non ha tenuto in alcuna considerazione il dato politico di una intesa, verbalizzata dal Consigliere Nicola Durante e agli atti del suo Ufficio, sottoscritta dal sottoscritto, dal Commissariato per l’emergenza rifiuti, la Regione Calabria (Presidenza e Assessorato all’Ambiente) e la provincia di Cosenza, a realizzare nel mio Comune un termovalorizzatore ? Non credo proprio che – conclude Marranghello – sull’emergenza rifiuti il governatore Scopelliti abbia dato prova di grande capacità di governo. Il timore è che anche su tale questione così come sta avvenendo su altre la propaganda occupi il posto dei fatti. La sanità ad esempio continua a produrre vittime … ma questa è un’altra storia.