Comitato regionale controllo: Falliti contratti di finanza derivata - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Comitato regionale controllo: Falliti contratti di finanza derivata

07 apr 11 Dopo otto mesi di lavoro, iniziato nel luglio dello scorso anno e concluso nei giorni scorsi, il Comitato regionale di controllo contabile della Regione ha formalizzato i risultati in una relazione di sessanta pagine sulle sottoscrizioni di contratti di finanza derivata che l'Ente ha attivato dal 2001 al 2009, gia' consegnata ai consiglieri regionali. Alcuni dati sono stati anticipati nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il presidente dell'organismo, Gianluca Gallo (Udc), ed il vicepresidente, Candeloro Imbalzano (Scopelliti presidente). ''Una relazione finale deliberata all'unanimita' - ha chiarito Gianluca Gallo - sottoscritta anche dal collega Emilio De Masi (IdV), oggi assente per altri impegni istituzionali. La vicenda prende inizio anni addietro quando la Regione decide di affidare ad alcuni advisor (Bnl, Nomura International, Ubs, Nomura Global) la ristrutturazione del proprio debito. Tale tipo di operazioni, cui hanno fatto ricorso molti enti locali in Italia, e, nel caso della Calabria, sanzionate dalla Corte dei Conti, ha prodotto esiti negativi per il Bilancio regionale. Visto l'incremento negativo delle operazioni la Regione decide di correre ai ripari, rimodulando i contratti e, nel contempo, incaricando gli avvocati Portinaro, del Foro di Milano, e Morcavallo, di Cosenza, a citare in sede civile e penale gli istituti bancari poiche', tra l'altro, una delle clausole contrattuali sottoscritte prevedeva che il dirigente sottoscrittore della Regione potesse essere definito 'operatore qualificato'''. ''Quanto meno - ha detto ancora Gallo - emerge nell'intera vicenda il dubbio che gli istituti finanziari, come afferma la legge bancaria, abbiano agito o meno ispirandosi ai criteri di diligenza, correttezza e trasparenza, tenuto conto anche che uno degli advisor e' nella posizione di 'controllore e controllato' allo stesso tempo''. Dal lavoro del Comitato regionale di controllo contabile, risulta che ''la Regione ha finora pagato 8,8 milioni di euro circa come differenziale per interessi negativi'', e che sul totale del valore complessivo delle operazioni finora effettuate, pesa negativamente una cifra di 29 milioni di euro per ''commissioni occulte, ovvero, non chiaramente esplicitate nei contratti''. Secondo il vicepresidente del Comitato, Candeloro Imbalzano, ''queste operazioni di finanza derivata sottoscritte dalla Regione sono oggettivamente fallite. Anziche' tutelare la Calabria dal rischio tassi - ha sottolineato Imbalzano - ne hanno aggravato la condizione finanziaria. Peraltro e' riscontrabile dalla documentazione quella che viene definita come 'asimmetria informativa' tra Regione e istituti bancari, destinata a provocare guasti concreti. Si palesano, infatti, costi impliciti che la Regione e' destinata a pagare in una situazione di opacita' contrattuale dominante. Abbiamo anche verificato - ha aggiunto Imbalzano - alcuni parametri, come la durata in vigore dei contratti, in questo caso molto lunga, e quindi con operazioni piu' soggette a rischio. Anomalie che si sono via via accentuate e non vi e' dubbio che da parte di chi doveva controllare, quanto meno, vi e' stato insufficiente controllo''. Secondo quanto reso noto durante la conferenza stampa, la cifra che oggi dovrebbe sborsare la Regione per risolvere i contratti derivati ammonta a 19,5 milioni di euro.