Pignatone su DDL intercettazioni: miglioramenti, ma non bastano - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pignatone su DDL intercettazioni: miglioramenti, ma non bastano

28 mag 10 Sul testo del disegno di legge sulle intercettazioni ''sono stati apportati per quanto riguarda i processi di mafia notevoli miglioramenti'', ci sono pero' ancora ''dei punti che dovrebbero essere ulteriormente migliorati per assicurare l'efficienza delle indagini di mafia, su cui sia il governo che l'opposizione sono d'accordo e li hanno garantiti''. Cosi' il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone ha risposto a margine di un convegno alla Corte di appello di Roma ai cronisti che gli chiedevano un commento sul disegno di legge all'esame del Senato. ''Mi auguro - ha aggiunto Pignatone - che alla fine di questo tormentato iter legislativo venga trovato un equilibrio positivo per tutti tra tutela della privacy e efficienza dello strumento di indagine''. E' necessario garantire la tutela della privacy, ha sottolineato il procuratore, ai cittadini perche' sono avvenuti per colpa di tutti, compresi magistrati e giornalisti, episodi inaccettabili. Pignatone ha confermato le preoccupazioni espresse in un'intervista dal Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, sul rischio di ricusazione del Pm da parte di un mafioso solo per una fuga di notizie. ''Parlare di ricusazione - ha spiegato il magistrato recentemente oggetto di intimidazioni - e' improprio pero' sarebbe possibile un meccanismo estremamente insidioso, che metterebbe gli imputati in condizione che prima o poi il sostituto 'sgradito' sia costretto in qualche modo ad astenersi o a essere sostituito dal Pg''. In ultimo Pignatone si e' detto ''preoccupato'' che la legge focalizzi ''sul procuratore generale l'unica responsabilita' di una eventuale fuga di notizie'', invece ''le carte sono in mano a decine di operatori di giustizia o aventi diritto''

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