Autonomia e Dititti, rottura di fatto col PD. Ciconte capogruppo -Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Autonomia e Dititti, rottura di fatto col PD. Ciconte capogruppo

18 mag 10 La scelta operata dai consiglieri di Autonomia e diritti-Loiero presidente di costituire un gruppo autonomo al Pd al Consiglio regionale della Calabria ''non e' di rottura o di contrapposizione dialettica con il Pd ne' dettata da velleitarismi che lasciano prefigurare irrazionali ed ingiustificate posizione di competizione sul piano dell'acquisizione dei consensi''. E' quanto si legge in un documento approvato all'unanimita' dai quattro consiglieri eletti nella lista promossa dall'ex presidente della regione, Agazio Loiero, che si sono riuniti per deliberare la costituzione del gruppo ed hanno nominato come capogruppo Vincenzo Antonio Ciconte. La nascita del gruppo autonomo ha provocato polemiche all'interno del Pd tanto che due esponenti di rilievo come l'ex presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, e l'ex capogruppo alla Regione, Nicola Adamo, al momento non hanno ancora aderito al gruppo del Pd al quale, invece, ha aderito Loiero. ''La scelta - e' scritto nel documento - e' solo dettata in positivo da evidenti ed innegabili ragioni di opportunita' rafforzata dalla volonta' e dalla piena ed indiscussa disponibilita' a concorrere a realizzare, pur nelle naturali, ma non rigide, distinzioni dei ruoli di appartenenza, una comune ed armonica linea politica che assicuri in ogni caso l'allargamento dei consensi del Pd e dell'intera coalizione di centrosinistra. Quanto ai problemi posti dalla costituzione del gruppo autonomo e' parso a tutti opportuno evidenziare che la presentazione delle Liste sia stata, con voto unanime, autorizzata dalla Direzione regionale del Pd nella convinzione che le candidature, gran parte delle quali espressione di sensibilita' ed esperienze diverse da quelle del partito stesso, avrebbero garantito un ulteriore apporto alla coalizione. La mancata costituzione del gruppo consiliare di Autonomia e Diritti sarebbe una risposta poco appropriata al mandato ricevuto dagli elettori che hanno privilegiato l'autonomia dei candidati e la loro peculiare capacita' di interpretare le ragioni e le problematiche della variegata realta' territoriale della nostra regione''.