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    Talarico (Idv) “No ad aumento tasse per ripianare debito”

     

     

    Talarico (Idv) “No ad aumento tasse per ripianare debito”

    15 mag 10 “La sanità si rivela sempre più la croce dei calabresi. Non bastavano i disservizi e gli orrori di cui il comparto si è reso celebre in questi anni, ora arriva anche la doccia fredda di una beffarda rivalsa sulle tasche dei cittadini per metterne a posto i conti”. Lo afferma il consigliere regionale di Idv, Mimmo Talarico. “La decisione del Governo nazionale – aggiunge- di negare l’utilizzo dei fondi FAS per ripianare i debiti del comparto, costituisce un fatto di estrema gravità, un modo per dire ai nuovi amministratori calabresi di far fronte all’emergenza spremendo i cittadini. Che i fondi FAS servano allo sviluppo delle regioni e non a ripianare debiti lo sappiamo benissimo. Ciò che che non capiamo è perché si nega oggi quello che è stato concesso ieri. Dietro l’angolo si potrebbe profilare infatti un aumento delle tasse di competenza regionale, irap ed addizionale irpef in primo luogo, che suonarebbe come un’offesa ad una popolazione già piegata da disagi di ogni sorte. Nel motivare la sua decisione, il Governo ha parlato di mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano di rientro che, a suo tempo, fu varato dalla Giunta Loiero ed approvato dal Dicastero della salute. Chi ha mentito allora sulla congruità e sull’efficacia di quel Piano? Appare assai bizzarro il fatto che solo qualche mese fa il Ministro della salute Fazio giudicava tale piano rigoroso ed attuabile ed ora ne evidenzi la fallacità. Resta il fatto che da questa partita chi ne esce a pezzi è la Calabria, che rischia di vedersi scippare oltre 4 miliardi di fondi comunitari destinati ad investimenti nella ricerca e nell’innovazione, nel turismo e nell’ambiente. E sì, perché dopo i primi scippi per coprire il buco dell’ICI e per pagare le multe agli allevatori padani, ora se ne profila un altro con la scusa delle inadempienze nella riqualificazione del sistema sanitario regionale. Non ci interessa il il gioco al rimpiattino che in queste ore fanno i responsabili di tale sfascio. La situazione attuale è figlia di un malgoverno della sanità che ha attraversato più stagioni politiche di questa regione. E di questo malgoverno non sono responsabili soltanto le classi politiche, cosa ovvia e scontata. Anche il managemente porta su di sé grandi colpe. Ciò che chiediamo adesso è che l’occasione sia resa propizia per avviare una seria riforma del settore, tagliando dove c’è da tagliare, eliminando sprechi e responsabilizzando chi ha ruoli di gestione".

     

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