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    Portella (Idv): “De Magistris chieda scusa”

     

     

    Portella (Idv): “De Magistris chieda scusa”

    28 giu 10 “La dichiarazione partigiana e compiacente, e perciò scorretta e offensiva, sul congresso provinciale di Cosenza rilasciata dall’europarlamentare Luigi De Magistris la dice lunga su quella che, per lui i suoi amici, è la concezione non solo di etica e di legalità, ma soprattutto di democrazia”. Lo afferma in una nota Franco Portella – Componente direttivo IdV Provincia di Cosenza. “Non solo –spiega Portella- e non tanto perché a creare ed alimentare il clima che, volendo essere generosi, egli ha definito “di forte tensione” sono stati proprio i suoi amici, quanto perché l’europarlamentare si è arrogato il diritto, cui ormai ci ha abituati sin da quando indossava la toga, di esprimere opinioni e considerazioni senza avvertire il dovere e la sensibilità di ascoltare anche le ragioni avverse. L’europarlamentare dovrebbe sapere che quella posta in atto dai suoi, per fortuna pochi, amici è stata una vera e propria guerriglia infarcita di minacce, spintoni, atti di inaudita violenza fisica, tentativo di far saltare i lavori congressuali, per il solo fatto che i numeri non erano dalla loro parte. Un bell’esempio di “trasparenza” e “rispetto delle regole di democrazia interna”. Altro che ombre e dubbi, si è trattato di comportamenti unanimemente definiti squallidi e disgustosi, di “un becero e disperato tentativo di sabotare con la prepotenza e la menzogna un confronto democratico, con l’aggravante della premeditazione. Tutto riconducibile ad una precisa strategia studiata, perché preannunciata sulla stampa la stessa mattina del congresso, per far saltare l’assise che vedeva la corrente che si ispira all’europarlamentare in evidente difficoltà numerica. Una strategia consumata con dolo rispetto alla quale meraviglia non poco la presa di posizione di De Magistris che si è scomodato fino al punto di ergersi a paladino dei sobillatori. Sono questi gli atteggiamenti che non solo chiudono il partito ma fanno scappare chi vi si affaccia. Cosa normale per chi fa dell’arroganza e della prepotenza il cardine dei suoi atteggiamenti. Per fortuna, che questo lo sappia l’europarlamentare, la stragrande maggioranza della platea, quella che non ha ceduto alle provocazioni e prevaricazioni, è rimasta composta e, grazie all’equilibrio e alla correttezza del presidente dell’assemblea on. Giordano che ha garantito sia il dibattito che il diritto al voto, ha portato a compimento i lavori congressuali che si sono conclusi democraticamente con quel risultato che i suoi amici volevano sovvertire con la violenza e la menzogna. Con questi comportamenti è chiaro che il partito non cresce. Ma non cresce nemmeno con gli opportunisti e i voltagabbana di turno che nemmeno sanno cosa sia l’Italia dei Valori perché lo utilizzano solo per soddisfare ambizioni personali che altrove non troverebbero sfogo. De Magistris ha perso un’occasione per dimostrare di saper essere super partes. Che rifletta sui concetti di serietà e di credibilità. Ma soprattutto chieda scusa a tutte quelle (tantissime) persone serie e credibili che non hanno fatto il gioco dei suoi amici e con il loro atteggiamento disciplinato e responsabile hanno consentito al partito di scrivere una bella, sebbene sofferta, pagina di democrazia interna.

     

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