Bruno (Idv) "O si cambia, o si muore" Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Bruno (Idv) "O si cambia, o si muore"

28 giu 10 "Ci sono dei momenti, nella vita di tutti noi, in cui si devono fare delle scelte, si deve prendere una posizione chiara, si deve avere il coraggio di guardare in faccia alla realtà ed agire di conseguenza". Così in una nota Francesco Bruno coordinatore provinciale giovani idv di Cosenza. "Ieri , -spiega Bruno- il congresso provinciale dell’IDV è stato uno di questi momenti e noi una scelta l’abbiamo fatta. Una scelta molto chiara e netta , ora attendiamo risposte, risposte più che dovute non solo a noi ma a tutti coloro che militano e credono in Italia dei Valori. Siamo iscritti al partito delle regole, l’idv, e siamo ancora cosi ingenui da credere che le regole debbano valere per tutti, nessuno escluso. Oggi eravamo la platea di un congresso provinciale farlocco , eravamo seduti al fianco di persone che il partito nemmeno sanno cosa sia, gente che aveva molta fretta di votare e tornarsene a casa. Tant’ è che si volevano far iniziare le operazioni di voto prima che venissero illustrate le mozioni e le candidature al coordinamento provinciale ! Insomma un congresso di precettati che vengono per imbucare una scheda con scritto un nome. Un congresso a misura di signori delle tessere e senza un minimo respiro politico, senza il più misero confronto, senza le più elementari regole della democrazia. Non bastasse, ad aver diritto di voto a questo congresso vi erano persone che non hanno mai pagato la loro tessera, la quale gli è stata elargita (gratuitamente!) da qualche uomo di partito che piu si confà alla vecchia DC che all’ IdV . Interi circoli i cui bonifici non sono mai arrivati alla tesoreria regionale che hanno diritto al voto. Se il gerarca locale dell’idv rischia di uscire con le ossa rotte da questo congresso qualcosa bisognerà pur farla, allora hanno pensato bene di regalare tessere ai suoi amici in modo da risollevare le sorti del povero trombato. Roba molto grave per chi crede che l’articolo 49 della nostra Costituzione sulla democraticità interna ai partiti non sia lettera morta ma un presupposto irrinunciabile per il corretto svolgimento dell’ attività Politica in un Paese Civile e Democratico. Abbiamo deciso che non potevamo tacere, chinare la testa e legittimare con il nostro silenzio illeciti tanto gravi. Siamo andati via in massa, con in testa Mimmo Frammartino candidato che sostenevamo per il coordinamento provinciale di Cosenza e Mimmo Talarico nostro consigliere regionale. Come ricordava Frammartino nel suo intervento di apertura al congresso la politica non è sporca di per sé, intrinsecamente, bensi sono gli uomini a sporcarla ! Noi crediamo che una politica che rifletta giorno per giorno gli alti valori di Legalità, Democrazia e Trasparenza che sono alla base del nostro partito, non solo sia possibile ma sia l’unica strada percorribile, l’unica ragione e l’ unico motore del nostro impegno politico. Se questo partito è solo facciata, è solo comunicazione, è solo anti- berlusconismo ditelo e toglieremo il disturbo, se invece questo partito , come crediamo, è anche molto altro adesso è il momento di dimostrarlo, di essere coerenti tra ciò che si predica all’esterno e ciò che si fa all’interno. Perciò chiediamo un incontro urgente con il presidente Antonio Di Pietro. Adesso caro presidente Di Pietro le scelte le deve fare lei…"