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    Mazzei (Uncem) "Tagli manovra negano sviluppo Comunità Montane"

     

     

    Mazzei (Uncem) "Tagli manovra negano sviluppo Comunità Montane"

    27 giu 10 ''La Manovra economica del Governo e la Carta delle Autonomie negano un reale e concreto sviluppo dei territori, specie nelle zone montane gia' deficitarie da un punto di vista orografico, negando di fatto i servizi essenziali alla sopravvivenza della comunita'''. Lo ha detto il presidente dell'Unione comunita' montane della Calabria, Vincenzo Mazzei, nell'intervento con cui ha aperto a Cotronei, sul Lago Ampollino, la manifestazione ''Diga Day'', promossa dall'Uncem. All'iniziativa hanno partecipato, oltre ai Consigli delle Comunita' montane Alto Crotonese, Silana, Savuto e Presila catanzarese ed a numerosi sindaci di Comuni silani, il presidente dell'Uncem Calabria, Vincenzo Mazzei; il consigliere regionale Salvatore Pacenza e l'assessore regionale all'Ambiente Francesco Pugliano. Secondo Mazzei, ''le risorse della montagna sono essenziali per la sopravvivenza di citta' e pianure. Senza l'acqua che scende dai rilievi le pianure smettono di essere fertili e le aree metropolitane non si dissetano. Senza il sole, il vento e le biomasse forestali delle montagne italiane non si raggiungera' la sostenibilita' del fabbisogno energetico nazionale. Senza i 10 milioni di ettari delle foreste montane non si potra' stoccare l'anidride carbonica prodotta a ritmo continuo dalle citta'. Nell'Italia che si avvia a diventare federale, i diritti dei territori montani e delle loro popolazioni a concorrere sussidiariamente al governo delle risorse naturali, devono essere sanciti, riconosciuti e garantiti''. ''Succede pero' - ha detto ancora Mazzei - che nei territori montani le scuole stanno scomparendo; le farmacie sono costrette a chiudere; i trasporti locali sono ridotti; le nostre risorse, a partire dall'acqua, sono saccheggiate e la carenza della figura del Segretario comunale, specie nei centri di piccole dimensioni, sta gravemente compromettendo la funzionalita' delle amministrazioni. Le sinergie devono essere attuate per migliorare non per regredire. L'immediato azzeramento delle indennita' per i presidenti e gli assessori delle Comunita' montane e delle Unioni dei comuni, di fatto, non incide sotto il profilo economico per le finanze delle Stato ma incide sulla morale e sulla dignita' di tantissimi amministratori locali onesti, competenti appassionati, che sono disseminati sui territori montani di tutta la nostra nazione''. Mazzei ha sottolineato anche che ''l'Uncem, insieme alle Regioni, ha chiesto piu' volte un confronto con il Governo che e' stato ripetutamente rinviato a data da definire. In realta' siamo lontani da quella 'costruzione partecipata dal basso della liberta' e della giustizia sociale' di cui si parlava alla Costituente, cosi' come siamo lontani da quell'idea di centralita' della politica, nella quale e' la democrazia che governa la societa'. Continueremo la nostra azione di amministratori locali perche' noi siamo legati ai nostri territori, alla nostra gente, alle loro esigenze di un futuro concreto e lotteremo per la tutela delle nostra risorse e del diritto dei territori di compartecipare alle stesse e di investire su queste per lo sviluppo socioeconomico''. Il consigliere regionale Pacenza, riferisce un comunicato diffuso dall'Uncem, ha sottolineato ''l'importanza che assume la montagna per la crescita dell'intera Calabria'', mentre l'assessore Pugliano si e' detto ''disponibile al confronto per dare forza e sostanza ad una politica di sviluppo basata sulle grandi risorse naturali della Calabria, a partire da quelle presenti nella montagna''. A conclusione della manifestazione e' stato approvato un ordine del giorno con cui si chiede di ''dare immediato seguito ai provvedimenti per l'istituzione del registro nazionale dei serbatoi di carbonio agro-forestali, avviando i necessari progetti di sperimentazione sulla gestione forestale atti a produrre crediti di carbonio; assicurare la piena compartecipazione degli enti locali montani al raggiungimento degli obiettivi europei in materia energetica, realizzando un'attenta analisi della capacita' produttiva delle zone di montagna in materia di risorse rinnovabili (microidroelettrico, grande idroelettrico, eolico, biomassa, solare) con previsioni di ritorni economici ai territori; affrontare il tema del rinnovo delle concessioni idroelettriche, in scadenza il prossimo 31 dicembre, attuando una governance che restituisca protagonismo ai territori che detengono la risorsa e garantisca la presenza di capitali disponibili agli investimenti di start up, anche alla luce della riforma delle Comunita' montane realizzata nelle Regioni; evitare che sul territorio, specie nelle zone che da un punto di vista orografico soffrono gia' di handicap strutturali, vengano a mancare servizi essenziali alla sopravvivenza della comunita' come scuole, esercizi sanitari, trasporti locali e agricoltura''. Nell'ordine del giorno si chiede, infine, di ''istituire e regolare i 'Patti per lo sviluppo tra aree urbane-metropolitane e aree montane-rurali affinche', attraverso il reciproco riconoscimento del ruolo che entrambe svolgono, siano programmati interventi e investimenti finalizzati a migliorare la qualita' della vita e dell'ambiente per i cittadini''

     

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