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    Mussari (Giovani Udc) “vero ripiano è l’efficienza della spesa sanitaria”

     

     

    Mussari (Giovani Udc) “vero ripiano è l’efficienza della spesa sanitaria”

    03 giu 10 “Sicuri della necessità di dover ottimizzare i costi del nostro sistema sanitario, si ha la necessità di dover analizzare la situazione effettiva dello stato di salute della nostra Regione”. Ha così inizio la nota stampa del Vice Coordinatore regionale dei Giovani Udc Calabria, Ferdinando Mussari, in relazione al sistema sanitario, alla sua spesa ed alla sua efficienza/inefficienza. “Come riportato da un articolo pubblicato da Piacenza e Turati (2010) e diffuso sul sito internet “lavoce.info”, l’analisi del disavanzo – aggiunge, sempre, Mussari - parte dall’obiettivo di minimizzazione del costo di produzione della salute e utilizzando il tasso di mortalità infantile come indicatore per misurare la salute possiamo ora provare a stimare l’inefficienza, ovvero la percentuale di spesa sanitaria regionale in eccesso rispetto a quella minima necessaria per garantire un certo stato di salute ai cittadini. In questa classifica la Regione più virtuosa risulta la Lombardia, con un basso tasso di inefficienza nel biennio 2004-2006 (1,5%), il Molise presenta un valore di spesa inefficiente (265 euro pro capite), undici volte superiore a quello della regione più virtuosa (Lombardia, 24 euro pro capite ); a seguire l’Abruzzo (90 euro pro capite), il Lazio (88 euro pro capite) e la Campania (84 euro pro capite). La Calabria – un’altra delle Regioni con la sanità in rosso a cui il Governo ha negato, in questi giorni, la possibilità di utilizzare i fondi Fas per ripianare il deficit – pur esibendo un eccesso di spesa pro capite sui tre anni leggermente inferiore (66 euro pro capite), resta comunque nell’ordine di quasi tre volte il risparmio conseguibile dalla Lombardia e due volte quello delle Marche (la seconda regione più virtuosa, 29 euro pro capite) ed è fra le situazioni peggiori in termini di inefficienza media stimata (4,4 per cento), a breve distanza da Lazio (4,5 per cento) e Campania (5 per cento). Ciò significa che la vera necessità – quanto sottolinea Mussari - è quella di ridurre gli sprechi. Risanare la sanità calabrese significa rendere efficiente il sistema e scegliere il modello sanitario per la nostra Regione. Nel fare ciò, si deve tenere in considerazione l’analisi del Direttore Faillace, espressa nell’incontro tenuto a Trebisacce qualche giorno addietro, che sottolinea come circa il 30% dei posti letto calabresi sono di strutture private. La strada concreta, quindi, è tracciata. Si tratta di un modello di mercato dove l’offerta sanitaria può essere erogata in termini di efficienza di mercato, controllando naturalmente l’offerta e ponendo target di spesa per il convenzionato privato. Il riordino delle strutture ospedaliere è a maturazione, così come si evince la necessità di potenziare le strutture territoriali, facendo rientrare nel sistema tutti gli operatori più prossimi ai cittadini. La vera necessità, pertanto – si legge a margine della nota del Vice Coordinatore regionale dei Giovani Udc, Ferdinando Mussari - è studiare un piano sanitario regionale di transizione che abbia come missione l’ottimizzazione della spesa”.

     

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