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    Corbelli "Sanità allo sbando, è tutto come prima"

     

     

    Corbelli "Sanità allo sbando, è tutto come prima"

    30 apr 10 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ideatore della proposta di legge per l'istituzione del Garante della Salute della Calabria, approvata all'unanimita' il 30 giugno del 2008 dal Consiglio regionale, interviene, e' detto in un comunicato, ''dopo gli ultimi casi di malasanita' per denunciare come purtroppo non sia successo nulla, dopo il cambio alla guida alla Regione e alla direzione dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza''. Corbelli parla di ''disorganizzazione e sanita' allo sbando, una situazione grave anche a causa della mancata nomina di un assessore (competente e fuori dai giochi politici) alla Salute. Il Governatore Giuseppe Scopelliti ha trattenuto la delega della Sanita', cosi' come aveva fatto (sbagliando) il suo predecessore Agazio Loiero. Purtroppo gli ultimi casi di malasanita' di questi ultimi giorni, registratesi nel cosentino (Rossano e Cetraro), dimostrano che la malasanita' non e' certo scomparsa con l'uscita di Loiero e l'immediata rimozione dell'ex direttore generale dell'Asp di Cosenza, Franco Petramala''. ''Per cinque anni - dice ancora Corbelli - si e' scritto e denunciato, su tutta la stampa nazionale e addirittura su molti media internazionali, che la malasanita' calabrese era colpa del Governatore Loiero. Oggi che Loiero non e' piu' presidente della Regione la malasanita' purtroppo continua. Stessa considerazione vale anche per l'ex direttore generale dell'Asp di Cosenza, Petramala. Bisogna capire che non e' una questione di uomini (al posto degli amici di Loiero oggi ci sono altri amici di politici del Pdl), ma di organizzazione, di impegno, di capacita', di professionalita'. Se si vuole voltare veramente e finalmente pagina nella disastrata sanita' calabrese occorre innanzitutto nominare subito un assessore alla salute, competente, scelto al di fuori della politica, che difenda solo i diritti dei cittadini utenti e non faccia invece gli interessi dei partiti che l'hanno indicato. Stesso discorso vale per i direttori generali. Non serve certo promuovere, da parte delle Asp, dopo la morte di una bambina, commissioni di indagine. Non e' con la cultura della punizione, del capro espiatorio ad ogni costo che si risolvono i drammatici e irrisolti problemi della sanita' calabrese. La magistratura deve agire, fare il suo dovere e accertare eventuali ipotesi di reato per i gravissimi casi di Rossano e Cetraro. Ma quello che occorre soprattutto, insieme ad un'organizzazione sanitaria efficiente ed efficace, e' un'opera di prevenzione e di educazione al rispetto del fondamentale e sacrosanto diritto alla salute e all'assistenza sanitaria. Bisogna prevenire e scongiurare i casi di malasanita'. Denunciarli dopo non serve purtroppo ad evitare le tragedie''

     

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